Pianto solide palizzate, mi isolo tra libri e musica, incontro per necessità e piacere, progressivamente scelgo dentro me quello che serve davvero. Attendo muti e che la fatica dell’erigere barriere riveli la sua inconsistenza. Stamattina tra il vapore dello specchio ho cercato, senza trovarle, le tracce d’allora. Di quando passavano i venti in questa casa.
Sei cambiato m’hanno detto, in peggio, hanno aggiunto. Ma che peggio ci può essere nel futuro, quando si cammina?
Willyco 
quando cambiamo c’è sempre qualcuno a cui non va bene..perchè togliamo certe certezze, alcune sicurezze..di trovarci sempre lì, sempre gli stessi, sempre uguali..
non so se sei cambiato in meglio o in peggio : e poi chi decide il meglio o il peggio ??
il futuro è lì, una mano nel vento. da stringere.
forse meglio, forse peggio.
sicuramente altro.
buon sabato, per iniziare..per domenica ci penseremo :)))
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p.ssss….perchè quell’avatar palloncino verde con naso da marziano ?????….la signorina minnie rivuole il suo fiocco rosa in testa e il naso rotondo …..
è cambiata in peggio !!!!!!!!!!!!!!!!!!!
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credo che se uno cambia è solo in peggio, le coppie cambiano in meglio ma solo perchè in due è più facile è fare pace. (non so se sei cambiato e come ma rimanere fermi fa molto ameba quindi che Dio t’abbia in gloria:-)
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@ gittie..non ho idea da dove ti arrivino queste convinzioni..cambiare solo in peggio ???????……………le coppie cambiano in meglio perchè in due è più facile ????…….succede spesso che all’interno della coppia ognuno cambi per se e l’altro non riconosca il cambiamento e si arrivi ad una crisi che spesso non è ricucibile da nessun lato . E non posso pensare che io sia cambiata in peggio..ma proprio per niente !!
grazie a willy per essere un signore gentile…:)))
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Perdonami MissMinnie, non era un pensiero. era solo una battuta che voleva essere tale e niente di più.
quando commento qui, provo a smontare gli scritti di messer Willy per il gusto di non dirgli sempre che concordo con il suo dire e con i suoi modi. allora ogni tanto dico la mia per davvero, ma sto giro era qualcosa di buttato lì come un amo per vedere se abboccava alla risata a cui volevo indurlo oppure no tutto qui. niente di personale.
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Toc toc. Il padrone di casa non c’è: forse sta erigendo un’altra palizzata. Se vuole due braccia in più per trasportare pali io ci sono.
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e vabbè magari potevate dirmi che c’era un posto libero di caporale a fort Apache, lì le barricate si sprecano, quindi lavoro ce n’è Tibì (mandorle e fichi).
Provo ad inserirmi nella questione del peggio, non quello a cui non c’è mai fine. Cambiare è necessario, almeno per capire dove si è, ma è difficile per me sentire l’essere peggiorati, e non credo di sapere ciò che significa se non in termini di stare bene con sè, anzitutto. Per chi ci vede è diverso, questi hanno una immagine che hanno accettato e quando ci distacchiamo da quella immagine li costrigiamo a ri capirci, non è un processo gradevole, per cui se la cavano con un aggettivo. Non sono pessimista Gitti, a volte sono stanco, ma poi penso che passa e che quello che c’è davanti è davvero nuovo e interessante. 🙂
Per la corazzata Minnie il nuovo è quello che agita la bandiera di prua e il peggio è il mare di murata.
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Buongiorno a tutti e al padrone di bastimento:-), che non credo sia pessimista, e che volevo solo trascinare al sorriso.
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sorrisi sorrisi…piovepiove..ma noi andiamo lo stesso per il mondo ehhh…vietato essere stanchi, vietato essere pessimisti, vietato essere questuanti, vietato un bel po’ di cose..vietato vietare, omaggio a chi lo diceva :))
minnie che il mare di murata se lo sogna e lo sconfigge pure.
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uno ci prova a sorridere Minnie, se ce la fa bene, se no amen e s’arrende alle lacrime ogni tanto.
io ieri per esempio c’ho dato dentro con i kleenex, capita pure quello.
ma se ci togliamo il sorriso che ci resta. bella quella tua frase, “che il mare di murata se lo sogna e lo sconfigge pure”, bella davvero, e se hai un po’ di tempo dillo anche a me come si fa, che a me di solito il mare si sconfigge a tavolino. un bacio a te e a Willy.
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CREDO CHE
aspetti sempre a noi “sentire” il cambiamento e stabilire se corrisponda al meglio o al peggio anche se non si disdegna il parere degli altri.C’è un pensiero interessante di Schopenhauer che ho sempre trovato confacente a me che dice:”Per quanto riguarda le mie pretese,coloro che son in grado di percepirle su cosa si fondano le lascerebbero sussistere perchè esse non interferiscono con i loro interessi,e tale sensibilità e tolleranza rendono loro onore dal punto di vsta intellettuale e morale.Ciò nonostante,le lascerebbero sussistere solo alla condizione che io lo riconosca come regalo,allo stesso modo in cui in fondo alle quietanze di pagamento si pone un (ricevuto con gratitudine) anche se si trattava di un maledetto debito.Dunque non è mai consentito avanzare pretese mggiori di ogni altro; la gente infatti si basa sul convincimento che nessuna costrizione esterna la obblighi nei miei confronti,e me lo farà capire non appena mostrerò loro di saperlo.Per costoro è naturale il timore del disdegno,e chiunque si aspetta non lo considerino inferiore a quanto esse considerino se stessi.Tengano saldo questo principio”Sono uguale a chiunque,e muoia chi mi disprezza!” Questa preoccupazione non mi tange.Per natura sono fatto in modo tale che tutti coloro che non vogliono essere annoverati tra i migliori non possono che considerarmi con sospetto.Io tengo fermo questo altro principio:”Disprezzatemi pure,se potete,a vostro rischio,non mio!”
Chiedo venia al signor di casa per la lungaggine ma,considerato chi scrive (Schopenhauer) e la giornata di pioggia,forse potrei ottenere grazia.Bianca 2007
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@gittie : succede da anni che io mi sogni il mare. ho fatto anni di analisi e amen, sta storia del mare nessuno l’ha mai risolta. Dunque..io e il mare. E’ enorme, onde alte, io sono in condizione di pericolo, il mare mi vuole prendere, ma non ci riesce mai. Alle volte lo sogno calmo, quieto, con il sole..c’è allegria..sono tutti belli presenti sti cazzi di sogni. Una volta era tutto scuro, ero sulla spiaggia con violetta (la mia bimba più piccola) , e il mare cresceva, dovevo assolutamente andarmende e comincio a correre con lei, trascinandola, aprendo porte, una dietro l’altra, finchè arrivo in un posto dove il mare non c’è, e so di essere arrivata.
sono una combattente nata, gittie. non so bene come si faccia, però so di esserlo.
piango pure, ma cerco di darmi un tempo massimo, e comunque ho una scala di valori : mi permetto di stare male per qualcosa che vale veramente, il resto affanculo.
il mare non mi avrà, magari ci morirò in mare, ma lui vincerà solo così.
chi è cucito nella copertina patchwork che avvolge il mio cuore queste cose le sa.
grazie a willy per lo spazio.
buonaserata a tutti
cristina
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cambiato? direi di sì, pur senza conoscerti
basta leggere il ritmo dei tuoi post
dal primo fino a questo
e non è stato in peggio
almeno sembrerebbe
perchè faccio questa fatica?
e dove lo trovo un posto dove un uomo scrive quasi ogni giorno di quel che sente?
viaggio nel sentire di genere maschile
interessante
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Non ho mai avuto tanta attenzione, WW, sono imbarazzato. Potresti scrivere una mia biografia ormai 😉
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