Ci sono quelli che rifiutano il cambiamento perchè hanno paura di perdere qualcosa, quelli che diventano acidi e non va mai bene nulla, quelli che son bastian contrario per impotenza autoindotta. C’è un conformismo incongruo che fa storcere il naso senza odore: la fedeltà al paradigma del migliore dei mondi possibili. Ma non lo sentite questo alito di cantina, di sogni torpidi di benessere, di piedi calducci e sentimenti senza orizzonte? Viviamo tra luoghi comuni, abitudini che rendono tristi nei giorni tirati senza scorrere d’ore. Ci svegliamo la sera, increduli della stagione, del tempo, della stanchezza senza corsa, pronti all’infelicità del giorno dopo. I ragazzi si muovono, ci metteranno in discussione e ci riempiranno della merda che abbiamo creato, ci apriranno gli occhi chiusi alla realtà dalle nostre professioni. Sono più di vent’anni che non accade nulla, una generazione ha sofferto senza motivo, ripiegata nell’arricchitevi craxiano. Gli ex giovani di successo che ricordi hanno della loro giovinezza? E su quante speranze hanno costruito edifici fragili pensando che bastassero cose e denaro? L’infelicità è cresciuta nel nostro mondo, è dilagata nelle case con una balla collettiva, costante, ottundente. Un tempo chi scappava nella droga non sopportava la realtà, adesso ci si fa per lavorare, per esserci di più, per avere occhi lucidi risata e uccello pronto. Ci si fa di vino raccontato prima di berlo, di viagra, di donne e uomini interrotti. E’ questo il mondo che vogliamo?
Finalmente qualcuno comincia a svegliarci, a dire che il re non è vero e che un simulacro è al suo posto. Riprendetevi i sogni, ci dicono questi ragazzi, sono solo vostri, nessuno può sognarli per voi.
sono contenta di non essere stata ragazzina negl’anni della milanodabere, di essere stata una del 77, di essere stata occupata a crescere le mie bambine quando tutti si sbronzavano con il glamour : è come esserne usciti indenni, è adesso avere basi solide, è cercare il cambiamento perchè se c’è una che cambia sono io…ho capito di doverlo farlo quando uno mi ha detto che ero il suo campanellino di natale senza mai averlo incontrato : niente cantine ammuffite per missminnie :)))))
e adesso viviamoci la bellezza di questi ragazzini, che ieri quando leggevo il tazebao all’università abbiamo sorriso : i nostri sogni non sono morti, e ce li viviamo tutti, alla grande.
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bellissimo post, Willy
🙂
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ho fiducia in quest’Onda, willy, qualcosa porterà.
concordo con arya, davvero un bel post!
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anche io concordo con Arya e D.
post bello di quelli che dopo che li leggo sto lì a sognare, a pensare, a riflettere. che ti lasciano qualcosa e qualcosa che serve.
ci penso da giorni e giorni.
ne parlavo anche sul blog di Minnie e di D.
vedo una bella luce negli occhi dei giovani incazzati di questi giorni.
delle mie figlie.
sento qualcosa che mi dà speranza, mentre sino a pochi mesi fa nonl a vedevo proprio. stanno prendendo vita, vogliono capire e dire la loro, non abbassano la testa, non accettano a priori. ti fissano negli occhi senza abbassare lo sguardo. pretendono e vogliono dire la loro. vogliono ciò per cui sono stati messi a questo mondo e di cui hanno il diritto.
un po’ mi rivedo in loro, io ero molto focosa e incazzata, sempre in prima linea e infatti spesso ne ho buscate, ho preso botte, anche fisicamente parlando.
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Mi ricorda un mio post pensato mentre viaggiavo in scooter…ma ora vado di fretta….sempre di corsa…ma un bacio e un abbraccio e un buon fine settimana te lo lascio.
Ciao Willy
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