passione quieta

Una passione quieta, da notte incipiente, con la brace che percorre la legna fino a consumarla tutta. Passione fuori d’abitudine, fatta di piccoli regali, qualche nome segreto e sogni da scorrere come rosari tibetani.

Assieme, parola asincrona, polita da mani pazienti, determinate. Ansanti a volte, a volte forti, mai banali o disattente. Assieme è da maneggiar con cure rivestite, d’amore, d’affetto, da desiderio. Prescinde da contratti e pali, recinti e fossati. Assieme, senza noia, con amplessi gridati e risolini soffocati. Tanto domani ce n’è ancora, non c’è fretta.

Ho scritto a Te, passione, con la sanguigna, che in questa vita sabbatica assieme viaggerei, a lungo, leggero di bagaglio, usando il mezzo che più mi piace: il tempo.

7 pensieri su “passione quieta

  1. PER ESSERE
    un sessantottino ti avvicini più a Diogene che ad Abraham Heschel (noi consumiamo il tempo per guadagnare lo spazio),a differenza di Diogene interessato più a godere di “quel” sole che Alessandro gli toglieva,(checchè ne dicano i moralisti sempre un pò saccenti),a testimoniare il senso effimero e insieme eterno del presente. Spero comunque tu abbia fatto scorta di legna.E legna buona anche per la grande fiamma e non solo per il piacere di stupire ma di stupirti.Olà Willyco,Bianca 2007

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  2. Mio certamente Mel, questo post, come il dialogo con una pulsione vitale, non con una persona. saluto e abbraccio a Te, Mel.
    Le grandi fiamme divampano,Bianca, non in questo periodo, ma ci sono. Meglio un buon rapporto con il tempo, allineare le matite colorate sul tavolo oppure dipingere a larghe pennellate stendendo colore? L’uno e l’altro, abbiamo entrambi e suoni per entrambi. Sulla distanza le passioni quiete durano di più.

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  3. sì, intendevo qualcosa del genere.
    non deve essere per forza una persona.
    ma questo non lo rende meno personale.
    non so spiegarmi.
    a volte ci sono dei post dove mi sembra che sia già stato detto tutto e che ogni parola sarebbe di troppo.
    notte e un abbraccio

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  4. vero, si scolorano più lentamente.
    la pioggia, il sole forte, gli eccessi esasperano i colori ma li condannano a sfumare subito, come le note di testa di un profumo.

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