Alzando gli occhi da Le Scienze, hai parlato di milioni di anni, della ricomposizione delle galassie. Non c’era molta attenzione comprensiva, forse curiosità per i numeri, ma che dire del collasso della galassia?
Solo Piero, togliendosi la sabbia dai piedi, ha rimescolato i pensieri: 120 milioni di anni, ma non doveva collassare prima? e poi, ho comprato le sogliolette per stasera. In saor ?
Chissà perchè, in testa sono apparsi i sottotitoli de l’Infinito di Leopardi ed una vaga malinconia dimensionale:tutto troppo grande e lontano. Siamo in questa spiaggia con l’entropia dei sentimenti che la stagione non aiuta.
Vivere nell’oggi, ma non dell’oggi. Non ci pensavamo così nella maturità. Peggiori forse, vedendo i nostri padri, usurati dalla responsabilità, dall’amore devoto e costretto. Ma in realtà non ci vedevamo, come molti di voi, e neppure presumevamo, persi in un gioco ilare di scommesse sessuali.
Questa galassia, sotto l’ombrellone, è un incrocio di competenze: ognuno ha seguito estro e vita. Cosa difficile ora. E anche la spiaggia è anomala, coda di migrazioni in zaini e infradito. Allora abbiamo scoperto baie e osterie, sentieri da capre e capanne sfondate, abbiamo seminato fumo su panorami stupendi, generando stupore e ripulsa.
120 milioni di anni per rimettere assieme qualche migliaio di galassie senza più veder le stelle per questioni di velocità reciproca. All’universo ubriaco che ci priverà del cielo stellato, dovrebbero togliere la patente.
Solo Piero osserva, guardandosi attorno, che è più facile rimettere insieme le galassie che le coppie e che le seppioline vanno in saor. Anche la galassia centrale in saor. Tutto in saor. Da queste parti l’anima odora di cipolla fritta.
Willyco 
La cipolla mi resta proprio sullo stomaco, non riesco a digerirla.
In certi casi è un vero peccato, in altri è un sollievo (almeno per chi mi sta vicino?)
Pensieri poco profondi, i miei.
Ma caldo e stanchezza ci danno dentro con buoni risultati.
Curiosità: ma erano sogliolette o seppioline?
Piero comunque è un saggio.
Che sia una caratteristica di chi porta questo nome?
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sogliolette, ma funziona anche con le seppioline e naturalmente le sardine. Piero non è un saggio ma un gaudente. O forse i gaudenti sono i veri saggi?
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la mia è deformazione professionale, o qualcosa di simile. quando leggo mi saltano all’occhio eventuali e insignificanti “contraddizioni” o squadrature (del tipo: prima parla di sogliolette e poi di seppioline. perché? errore? c’è un motivo logico? ma anche le seppioline si cucinano in questo modo?). cosa spiacevole quando si legge solo per il piacere di leggere. cosa noiosissima.
no, i gaudenti non sono i veri saggi. almeno non credo sia questa l’unica nota che li caratterizza. però qualcosa di saggio l’ha anche detta Piero.
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però è in momenti così che senti quanto l’universo delle stelle è lo stesso di quello dei granelli sabbia
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perdonami ma da ieri quando vedo il titolo mi viene in mente la canzone dei soundgarden, forse il genere non è il tuo, ma sia il video che la canzone meritano.
black hole sun.
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chiedo perdono agli attenti, insoddisfatti, sinottici, amati lettori: erano sogliolette, piccole e tenere, commosse dal saor e dalla cipolla. Le seppioline a precedere hanno scelto la via del sugo e della pasta.
Emma: attento a tutto ciò che suona, ho preferenze, ma non genere. Sono solo ignorante e il Tuo suggerimento è bello. Ascoltato, ri ascolto.
Sammy: quando i numeri non facevano paura, sabbia e universo, atomi di idrogeno e polvere cosmica venivano confrontati, con meraviglia e attesa per le magnifiche sorti e progressive. Devo pensarci se le sogliolette hanno o meno migliorato la percezione dell’universo.
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120milioni di futuro, e anche milioni di passato..sarei stata a parlare di passato, di come cominciò, di chi c’era, dei trilobiti che ci misero milioni di anni per evolvere, perchè poi arriviamo dai trilobiti ehhh….fascino fascino assoluto..dell’evoluzione, del mondo che arrivò..saltando avanti ed indietro sulla linea immaginaria del tempo..non mi portate in spiaggia con voi :)))
dispiace essere poco interessata alle sogliole con cipolla o senza cipolla..
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Willy, non mi prendere in giro. Non con questo caldo, non quando mi devo autoconvincere a riprendere in mano l’editing di un nuovo libro.
All’esame di maturità (quindi parlo più o meno dell’anteguerra) presentai all’orale italiano (abbastanza scontato) e geografia astronomica. In quel periodo mi venne una vera e propria passione per questa scienza e lessi un sacco di libri. L’esame mi andò piuttosto bene. Poi presi macchina e nave e andai a Parigi (sì, cara Minnie, periodo felice e spensierato). Era sabato 2 agosto 1980 e a Bologna succedeva qualcosa di molto, molto brutto.
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Mel, non ti prendo in giro, anzi conto sul tuo “mestiere” per mettere un pò d’ordine nel mio modo di scrivere. Scherzo su di me e sulla mia attenzione che dà troppo per scontato. Pensieri sfilacciati come cotone.
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I pensieri sfilacciati sono quelli che arrivano più in profondità. E poi vuoi mettere come si sfilaccia il cotone? E’ una sensazione assolutamente bella e serena.
Il fatto che dai molto per scontato rende la lettura interessante. A volte quasi un rebus da risolvere, un puzzle da comporre. La noia la tieni ben distante da questo luogo.
La sensazione che io provo: qualcosa di lieve e incisivo.
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mel come mai io e te abbiamo fatto cose simili ?????..separate allanascita???..io il 2 agosto 1980 stavo andando a palinuro con i miei amici e la mia macchinina nuova..a parigi andai l’anno dopo, con emma..
tempi trilobiti :))))))))))))))))
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Dopo 12 ore di lavoro mi basta lubrichi per mettermi KO 🙂 mi rifiuto di leggerti 😉 e di commentarti.
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