benigni

Benigni mi piace, anche se adesso è troppo di moda. Quando parlavo io di divina commedia, mi guardavano come un marziano. Però fa caldo, in prato sarà bello.Penso.

Mi spiace che non reciti l’inferno. A me piaceva l’inferno. Ne so brani lunghi a memoria. Bello l’inferno, pieno di amore, di passioni forti. Bello. Ma si è imbolsito anche benigni. Sarà il successo. Penso.

Telefono, devo cambiare suoneria: ciao, ti ho visto, le suonerie musicali assomigliano ai loro proprietari penso, come sarebbe,” ti porti una sedia” , non voglio sedie per me, se sono stanco mi siedo sull’erba. Dopo, ci vediamo dopo, per un gelato. A me non piace il gelato. Penso. Ma in prato da Rocco, il gelato è un ritorno al liquido amniotico. La nafta poi, è squisita. Da quanto tempo non la mangio? Penso. Allora non avevo neppure i soldi per una pallina e adesso non mi piace il gelato. Penso. E’ bello abitare da queste parti. L’appartamento mi è piaciuto perchè non avevo nessuno sulla testa. Mi hanno detto, guarda che stai diventando vecchio, come fai al 4° piano senza ascensore. embè ho detto io, se divento vecchio mi trasferisco. Questo penso. Bello il prato stasera, tanti giovani. Di notte è meraviglioso, difficile trovare un posto così grande e romantico. E’ unico penso. Bello essere in una città media. Penso. Il lavoro non lo voglio stasera, mi perseguita in questi mesi: finchè non risolvo tre problemi, il lavoro è una condanna. Non lo volevo così il lavoro. Penso. A dire il vero sono tagliato per fare altro e mi piace farlo, ho troppa fantasia per una società di ingegneria. Penso. Cazzo, quanta gente, che bello. E’ bello il prato affollato. E’ bello anche d’inverno con la nebbia. Penso. E’ caldo stasera, ho evitato la compagnia: sono un lupo socievole, ma lupo. Penso. Sono cambiato, vedi, adesso sto solo con me stesso o con chi mi piace. Penso. Non era così un anno fa. Penso. Me l’hai detto anche tu che non sono più aggrovigliato, che adesso faccio ridere e piangere, ma almeno dico quello che penso. Quasi sempre. E’ meglio così, davvero meglio. Penso. Ascolto, quelli di fianco che parlano di esami, non voglio posti riservati. Non mi interessano più. Penso. Bello così. Penso. Aria fresca. Che bello il prato, con lo sfondo di santa Giustina, bello anche verso la loggia Amulea e non sto pensando a niente. Bello penso.

Applausi, sono le 9 e mezza, siamo stanchi, è caldo. Benigni aspetta che venga buio. Penso.

Arriva. Solita corsetta sul palco: è proprio un folletto. Penso. Comincia. Battute a raffica, sono ben disposto, sorrido. E’ bello essere qui. Non mi piaceva il paradiso, ma è bravo. Penso. Teologia spicciola, filosofia spicciola a piene mani e se le cose non si incastrano, si forza un poco il pensiero, e che importa. Bello e convincente, anche le castronerie sono verosimili. Applausi, bravo penso. Se non fossi venuto avrei perso molto, ho fatto bene a non ascoltarti. Penso. Sei un pò snob, fai cose differenti, non ti piace pensare di ridere assieme agli altri. Scarti quello che non ti contraddistingue. Penso. Parla dell’amarsi, bello questo concetto dell’amarsi, così la passionalità del paradiso è bella. Magari non sarà proprio questa l’interpretazione canonica, ma è bello il fatto che il corpo sia in paradiso. Penso. Emergono cose importanti stanotte. Caspita. Il senso della nostra vita siamo noi e noi ci troveremo camminando: questo mi viene da pensare. Accidenti. Bello ‘sto paradiso. Stanotte se non riesco a dormire riprendo in mano, la commedia. Ti ricordi che mi prendevi in giro quando al recitavo. Embè, prova tu a farlo. Penso. Ultimamente non dormo niente, ma sto bene da solo, si pensa bene così. Penso. Che vita incasinata. Penso. Mi piace così. Penso. Sta recitando l’intera cantica. Bello benigni. E’ trasfigurato. Il comico è scomparso. Che meraviglia, ha mostrato un lato sconosciuto di Maria: il fatto che lei vede dio. Il libero arbitrio di Maria nella risposta all’angelo, il limite di dio che non può superare il libero arbitrio. Questo va bene anche a un miscredente, ad un agnostico. Penso. Ecco ha finito, c’è silenzio prima della gloria. Solo questa stronza telefona e disturba. Penso. Adesso ti vorrei qui accanto a me, perchè è uno spettacolo da condividere avere 50.000 persone in silenzio. Ma Tu sei lontana mentre scoppia l’applauso, lungo. Non ci può essere un bis. Lo spettacolo teatrale è perfetto così. Penso. Officiato. Penso. Adesso è ora di parole. Penso. Il gelato da rocco. Penso. La notte è tiepida. Penso. So chi chiamare e ascoltare. Penso.

Bello penso.

7 pensieri su “benigni

  1. alle volte è bello essere soli in mezzo a tanta gente ma non sentirsi soli..guardare, ascoltare, intanto pensare a tutto e poi riascoltare..senza che nessuno ti chieda a cosa stai pensando?..la risposta più ovvia è a niente, in realtà si pensa al tutto, ma è difficile e allora si taglia corto.
    altre volte è bello essere con qualcuno e condividere quello che si stà facendo, che si stà vedendo, ascoltando..sentire il ritmo del respiro di chi ti stà accanto, le sue parole che cadono in sequenza, ascoltare il suo cervello che gira come una trottola mentre formula pensieri.
    siamo sempre diversi, che se no sai che palle .)))))
    di notte si fà la nanna, ehhh…che tu e melania sembrate i vampiretti del blog :)))))))))))))))))))))))))))))))))))))))))))))))))))))

    buonagiornata..ci tocca cominciare, ma va bene così.

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  2. penso…

    che dopotutto a vedere Caetano Veloso in piazza Castello ci andrò.
    mi hai convinta.
    sai anch’io sono diventata difficile per le compagnie, ultimamente mi sento sempre “altrove”, con la compagnia che da sempre frequento…socievole ma solitaria, appunto.
    🙂
    un saluto, Willylupo

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  3. willy, a volte dici certe cose usando parole che sento familiari, quindi le seguo con spinta maggiore, provando la sensazione di quando chiudi gli occhi e lasci fluire i pensieri senza dar loro il senso ma li capisci sempre, ma ti capisci sempre, dai loro il senso necessario.
    questo è uno dei casi.

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  4. Minnie, non so Willy ma io ho un rapporto per niente buono con il sangue, quindi molto poco vampiretta. Che poi vada a letto non presto, questo è un dato di fatto. Non ho scuse, insomma.

    Ho visto Benigni due volte, dal vero intendo. La prima alla Casa dello Studente quando ero al ginnasio, la seconda più avanti a una Festa de l’Unità. Mi piace, mi diverte. Come dici tu un bravo e divertente folletto. Un bravo attore. Mi piace molto meno come regista. Comunque è una persona con una grande capacità di comunicare e di coinvolgere. Ha fatto conoscere e apprezzare la Divina Comemdia a un vasto pubblico che prima o non sapeva neanche cosa fosse o, comunque, non gliene fregava niente di niente. Ultimamente l’ho trovato un po’ “invecchiato” e non mi riferisco tanto all’aspetto fisico. Un folletto che invecchia fa una certa impressione.

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