parlando

Parlando emerge la barriera: non voglio più che mi facciano male, per questo non mi lascio coinvolgere. E poi siete tutti uguali. Lascierei cadere il discorso nei convenevoli, facendolo serpeggiare tra immagini vuote. Poi i saluti, con l’impegno per una prossima volta, che se è avanti nel tempo non farà particolarmente male. Ed invece insisto, ribadisco che è offensivo pensare che tutto e tutti siano uguali, chiedo ragione: emerge una disillusione profonda, un male che ha devastato. Sono quasi contento di aver chiesto di più, ho paura della pavidità che frana nel cinismo, non la sopporto, è la rinuncia ad essere, fatta pagare ad altri inconsapevoli. Capisco il dolore, il ritrarsi, la paura, ma non il nascondersi e l’attacco vile. Argomento poveramente: non mi è mai riuscito di tirarmi fuori, di guardare senza partecipare. Ma le domande rimbalzano: perchè dopo un dolore, un abbandono, si rinuncia ad un pezzo di sè? E perchè costruire un riparo, che da momentaneo, diviene crosta, prigione dei nostri sentimenti e spegne la capacità di lasciarci stupire. Per alcuni il dolore della perdita schianta la speranza, impedisce al tempo di sanare, di riordinare le attese. Per altri, il dolore fortifica e aiuta a vivere più pienamente. Propongo i versi di Tristia:  

Io so la scienza degli addii, appresa

 fra pianti notturni  a chiome sciolte.

Ricordo che Osip Mandel’stam ha avuto una vita terribile, senza perderne il senso.  Ma i dolori altrui non hanno più significato: la crosta si è indurita. Resta solo la notte e un pensiero: non è che il cinismo sia il modo per far pagare qualcosa a chi non c’è più nella nostra vita? 

12 pensieri su “parlando

  1. IL DOLRE FORTIFICA SEMPRE!
    Strappa un pezzettodi cuore e,molto nè lacera,ma quello che resta si RIGENERA di sangue rosso mescolato a una goccia bianca per ogni giorno che viene.E diviene atomo di ESSENZA pura!
    NON per parlare,ma solo per restare atomo.Bianca 2007

    "Mi piace"

  2. buongiorno willy…penso che ci si debba dare tempo..come quando cadi e ti sbucci le ginocchia..sanguina, e ci metti sopra l’acqua ossigenata con tutta la schiumetta sfrigolante..poi un cerotto..si forma la crosticina, che se la tocchi troppo si riapre..poi cade, e rimane la pelle rosea..leggermente tenera..alla fine sei pronto per ripartire, ti rimane solo una striscia sottile, a ricordarti che ti sei fatto male.
    le persone, grazieadio, non sono tutte uguali. c’è qualche uomo per cui vale la pena rischiare il ginocchio con la cicatrice : farlo con tutti sarebbe da sciocchi..
    tempo, willy….gran bella invenzione…

    bacibà…dalla signorina minnie

    "Mi piace"

  3. sai, willy,
    non solo per cinismo o sfiducia a volte ci si ritrae, al contrario, a volte si è stati così felici che si pensa possa bastare.
    …e la forza che si trae dal dolore la si incanala per il bene di chi questo dolore l’ha condiviso.
    bellissimi i versi che proponi…

    "Mi piace"

  4. a volte mi viene voglia di farla crescere, quella crosta e di lasciarla indurire, senza rimedio.
    ma è solo il pensiero di un attimo.
    io croste addosso non ne voglio, e vivo senza pelle.

    "Mi piace"

  5. non credo di saper vivere senza amore. amore per un uomo, amore per le mie figlie, amore per le persone care, amore per la vita, amore…
    per cui è un continuo cadere, inciampare e rialzarsi e andare avanti. le cicatrici non si contano più, fanno parte della mia vita, come un perenne sottofondo di malinconia. ho solo attimi di cinismo, quasi imposti per riequilibrare la mia vita. attimi che evaporano rapidamente. e lasciano spazio a questo immenso bisogno di amore. amore vuol dire dare e rischiare. io rischio.
    serena serata a te

    "Mi piace"

  6. veramente a me quella che chiami barriera sembra una richiesta di aiuto e una domanda: sei così anche tu? basta rispondere.
    come in quella canzone dei beatles “something” dove lui dice che c’è qualcosa che gli piace davvero in lei ma poi quando lei gli chiede se il suo amore crescerà o meglio se ci crede, lui risponde: non lo so ma tu resta nei paraggi. e dire sì una volta ogni tanto e crederci quel tanto che basta?

    "Mi piace"

  7. io credo che la persona diventata cinica , quando trova l’amore vero, si lascia andare.
    Io parlo per me:sono diffidente, studio la persona che mi propone amore a lungo, lo sottopongo aprove, anche alla prova del tempo…non mi butto , mai.Sono cosi’, prendere o lasciare.
    So che quel che scrivo è diverso dai tuoi pensieri, Willy, e da quelli di molti commentatori….diciamo che io sono un’altra campana, egoista,certamente, tratto l’amore con cautela.
    Ammiro chi si butta, chi si fa prendere dalla passione…io, semplicemente, non sono fatta cosi’.
    Chi è innamorato dell’amore mi suscita qualche dubbio, so che è sbagliato ma io il ‘presunto amore’ lo sottopongo amolte prove.
    Non potrei essere diversa da cosi’, e per fortuna , ho sempre trovato chi mi capisce, anche se la quasi totalità delle mie ‘amiche’ mi bolla come calcolatrice e fredda.
    Non importa , al mondo c’èposto per tutti

    "Mi piace"

  8. Parlando, non emergono barriere, parlando, le barriere crollano.
    La parola è qualcosa di magico e straordinario attraverso cui ci si tocca, ci si accarezza, ci si comprende, ci si consola. La parola è cioò che ci avvicina all’Assoluto e ci rende simili allo Straordinario, qualsiasi cosa queste due parole possano significare per ognuno di noi.
    Senza parole il mondo si fermerebbe, senza parole non avremmo speranza.
    Ciao, se vuoi, ti aspetto da me.
    http://baluginando.blogspot.com/

    "Mi piace"

Lascia un commento

Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.