Non sono le misure di Rocco Siffredi, ma l’acqua che c’era a Mestre-Venezia-Italia, stamattina: in 5 ore è caduto un terzo dell’intera pioggia di un anno. Magari non significa nulla, statisticamente siamo nella media, però succede sempre più di frequente. Il clima cambia e noi non cambiamo, la cosa non ci riguarda. Io abito al quarto piano, al massimo devo stare attento che il tetto non porti acqua in casa, ma dovrò pure uscire da questa casa. Siamo fragili, il nostro sistema economico è fragile, abbiamo pretese di invulnerabilità, al più possiamo pensare che non toccherà a noi. Non nobis domine, in tutti i sensi. Eppure questa è l’occasione per salvarci. Non per salvare gli altri, ma per salvare noi, per non ignorare gli avvisi e provvedere per tempo. Il catastrofismo non mi ha mai convinto, però fa il pari con l’imbecillità. Costa salvarci, abbiamo troppi terreni impermeabilizzati, dobbiamo fare più aree verdi, riprendere in mano l’idraulica come gestione del territorio e non come necessità contingente, ridiscutere di agricoltura e valore delle coltivazioni. Ieri la mia Ingegnera mi diceva che dobbiamo fare un invaso per un immobile in costruzione che ci costringe a spendere il doppio e a tenerci in casa tutta la pioggia in caso di pioggie torrenziali, solo perchè a valle non c’è una rete di sgrondo. Ho fatto un conto semplice e sono fuori statistica: con la pioggia di oggi, nonostante la spesa doppia, avrei avuto l’acqua dentro l’immobile solo perchè la vasca non ha uno scarico sufficiente. Quindi nessun catastrofismo, devo pensare a come mantenere il mio benessere, tutelare la crescita, renderla compatibile con questo mondo. Per la prima volta le risorse considerate prive di peso economico entrano nel conto della crescita: l’aria, l’acqua sono determinanti per l’economia, così il clima e la latitudine. E’ un discorso palloso, ma anche se abito al 4 piano la cosa mi colpisce. Non posso cambiare con i miei tempi devo cambiare con i tempi esterni, oppure pensare che toccherà ad altri, che i costi di chi è colpito sono compatibili con il sistema. Finora è stato così e probabilmente non cambierà presto ed allora mi devo preparare a pagare nei modi più svariati, con l’abbassamento del benessere, con paure crescenti, con insicurezza latente. Oppure pensare ad altro e lasciare che accada: vuoi vedere che sviluppo le mie attitudini contemplative con i piedi a mollo.