il giorno in cui finiscono le risorse del mondo

Le pozze s’asciugano,
per primi se ne sono andati i ragni d’acqua,
questione di densità e tensione superficiale, pare,
o forse eran troppo puliti per posare le zampette nell’acqua fangosa,
poi sono spariti gli animaletti piccoli e guazzanti,
forse son cresciuti, ho pensato,
e ora si nascondono nel verde delle piante d’acqua.
Sono rimasti pesci guizzanti, senz’ali né zampe,
affamati e prigionieri  d’un tempo che non è più amico,
e ignari che oggi è il giorno in cui le risorse del mondo
gia sono consumate.
A loro basta una pioggia
per l’orgoglio di muoversi sicuri,
mentre a qualcuno di noi viene l’angoscia
di sapere dove sono i ragni d’acqua.

2 pensieri su “il giorno in cui finiscono le risorse del mondo

  1. Mi hai fatto venire in mente una frase del film Jurassik Park che su per giù diceva:” Il pianeta è sopravvissuto a tutto, nel corso del tempo. Sopravviverà anche a noi?”
    Ecco.
    (Sempre belle le tue parole, Roberto. Belle e mai banali.)

  2. Josè cara, il pianeta sopravviverà a noi, Gea è indifferente a questa fastidiosa specie che riga la superficie. Ha una sua etica, Gea, che preserva centinaia di migliaia di specie e non si cura dei piccoli disequilibri se non ristabilendone di nuovi. È a noi che dovrebbe essere cara la nostra specie ma pare sia più caro il denaro.

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