Banale vero? E che mai avrà il nostro da dire di nuovo su un argomento talmente esplorato? Nulla, ridadisco, il primato della lentezza e dell’attenzione, solo questo, assieme ad un poca di leggerezza e divertimento.
Anzitutto niente ostriche preventive e peperoncino, mi piacciono, ma non li ho mai trovati stimolanti, il peperoncino in particolare, toglie l’attenzione e la concentra su di sè. Per iniziare, qualche stuzzichino, gamberetto, scampo, purchè senza sapori forti, per guardarsi negli occhi, far scorrere le dita. Serve tempo, è un sesso lento, preparato, fatto di attenzioni, non casuale, ha bisogno di apertura mentale e fisica. Ondeggia tra piaceri diversi, ma per mangiare davvero, sono altri i rituali.Torniamo al cibo che inframmezza il sesso, occorre tempo, anche spazio, la cosa si può svolgere in più luoghi, basta siano comodi. Ad esempio un bagno assieme è una esperienza che si presta ad essere accompagnata con vino freddo e stuzzichini. Ed esaurita la prima passione, senza fretta, è piacevole asciugarsi reciprocamente, mettere quel tanto di crema che serve a scaldare. Poi a letto, piluccare formaggi non invadenti, parlare, accarezzare, ascoltare. Le parti più impegnative alla fine, quando sarà solo la voglia a governare gesti e corpi. Vanno bene, tra l’una parte e l’altra, i formaggi, molli o a scaglie, purchè discreti, con noci e marmellate di verdure, di pomodori o peperoni, buoni anche i fichi, le arance e le pere in mostarda. L’importante è usare le dita e non le posate: i formaggi sono lì che aspettano una parentesi di conversazione, uno scambio, un imboccarsi. Il cioccolato, serpeggierà dopo il salato, possibilmente fondente od altro purchè piaccia. Poichè, è esso stesso piacere, deve essere poco e discreto anche se combinato con peperoncino, oppure con fave di cacao, o granella di nocciole o mandorle. Niente nutella, fa urlare solo quando si puliscono le mani sulle tende, buoni invece, i pezzettini sparsi. A tocchetti o scorze, assaggiati e scambiati in punta di labbra. Con fantasia d’uso. Nel bere sono esclusi i liquori, il vino ha funzioni diverse, meglio inizialmente, bianco, aromatico e freddo da sentire l’aroma appena. Il vino accompagna, l’attenzione è su altro ed allora la sua funzione è dissetare. La sequenza scivolerà sul rosso, prima discreto e per finire, corposo e generoso, un vermuth chinato con il cioccolato. Evocante il sonno e corroborante. Bollicine, solo se i ruttini sono simpatici e fanno ridere. Tutto fluisce e porta ad un risultato, quello del piacere, ma le sfere sono collaboranti ed è meglio non eccedere prima se non si vuole banalizzare poi. Una scopata e via non ha bisogno di tanto sforzo reciproco. Mentre parliamo di una danza non una lotta, un piacere condiviso, con novità ed emozioni che si comunicano con la parola e altro. La quantità del cibo non sarà invadente, avanzerà qualcosa di tutto, ma c’era poco più di poco e l’attenzione era altrove. E’ un rimpallare di sensazioni, una promenade a due. Il caffè lo farà l’uno per l’altro, se è una barbagliata ancor meglio. Lenta al mattino, da condividere, togliendo una briciola dalle labbra amate.