jalousie

 

Negli amori, nelle passioni, politica compresa, si vorrebbe che non ci fosse un prima, e che il primo giorno del nuovo sentire coincidesse con la nascita dell’universo. Così pensano i totalizzanti, gli idealisti, i praticanti dell’assoluto, rodendo il presente con le ombre. Gli interrogati sulla gelosia relativizzano, sconfessano, sottaciono. Sanno che il prima è preparatorio al presente e non fa male se non alle paure proprie. Però si adeguano al dictact dell’abolizione del passato, per non perdere una possibilità di futuro. Infine i realisti, dicono che non importa e se ne fanno una ragione dove ragione non ce n’é. 

 

 

si può usare uno stradivari per suonare la gelosia di sé ?

certo… e come accontentarsi di meno!