Ho l’impressione che da un po’ di tempo ci sia l’occultamento mediatico del cadavere e che i processi siano video game. L’assassino diventa il protagonista, l’ imputato una vittima.
Meglio un colpevole libero che un innocente in galera, ma c’e qualcosa che non va in questo rapporto società-giustizia. Parlo di rapporto, principi, meccanica dove dev’essere chiaro ciò che si dibatte e decide. Molti anni fa una ragazza venne assassinata vicino a dove abitavo, un ragazzo si presento’ ai carabinieri la sera, disse che l’aveva trovata morta, si era spaventato ed era fuggito. Non fu creduto, cominciarono i processi, condanne, assoluzioni, condanne, fughe all’estero, carcere. Grazia. Si fece comunque una quindicina d’anni di galera. Non l’ho mai creduto colpevole, ma quello che credevo io, contava e conta poco, chi ha ucciso quella ragazza?
Ecco, il compito, per me della giustizia era trovare e condannare il colpevole, ricucire uno strappo. Invece alla fine si parlo’ molto dell’imputato, che essendo di estrema sinistra, per quegli anni era il negro di turno. Sono state investite somme importanti dalla stampa americana sul processo di Perugia perché fosse un evento mediatico, perché un imputato era wasp, ma chi si e’ davvero curato che fosse fatta giustizia, ovvero trovato l’assassino? Adesso in galera c’e’ un extracomunitario, magari e’ solo lui il colpevole, anche se si parla di concorso in omicidio. Con chi? E davvero ha avuto gli stessi mezzi ed opportunità di difesa?
Il dipartimento di stato americano esprime compiacimento, non ricordo se per la sentenza di assoluzione americana sui responsabili per la strage del Cermis, 20 morti, il governo italiano espresse disappunto, come se le sentenze appartenessero alla politica. Ma se stessero zitti sarebbe meglio, molto meglio.
……non credo proprio che i suoi parenti abbiano messo in gioco tanti soldi così come ha fatto la zia di Amanda…..come ho detto da un amico questa mattina, ora però i giudici devono spiegare, visto che lui, l’unico condannato e in galera, è stato condannato per “concorso in omicidio”…..concorso con chi???? visto che non è stato nessuno?……Sono stati fatti tanti progressi…soprattutto nel campo della scientifica, riguardo al riconoscimento del DNA…..eppure ultimamente non cavano più un ragno da un buco…….c’è evidentemente qualcosa che non va!
"Mi piace""Mi piace"
Intanto benvenuta, anche se ci conosciamo su altri blog. 🙂
Sul fatto in oggetto, come su altri analoghi,credo sia un eccesso di fiducia sulle prove scientifiche che insieme all’abilita degli avvocati tesi a dimostrare il dubbio più che la certezza,porta ad esiti disarmanti per la giustizia e il cittadino. E anche l’impressione che il denaro assicuri l’impunita. Sull’unico condannato la ferita a lui e al sistema giudiziario e’ aperta, ignorarla sarebbe una ulteriore ingiustizia
"Mi piace""Mi piace"
Ricordo la vicenda di Carlotto. Lo conosco come scrittore. Da “Il fuggiasco” ho letto tutti i suoi libri. La grazia è infine arrivata per lui, ma non oso immaginare cosa si deve provare ad essere accusati ingiustamente. Pensare che il colore della pelle, soldi, potere, idee politiche, possano inquinare la giustizia è orribile quanto, purtroppo, possibile.
Ciao Willy
"Mi piace""Mi piace"
non esiste la giustizia giuridica. si chiama sentenza. uomini e donne più o meno preparati, più o meno adatti, svolgono un compito: quello di decidere chi ha fatto qualcosa contro la legge e perché. il sistema di common law prevede che l’avvocato di difesa e quello dell’accusa siano uguali. sono cioé anche uguali in tutto e per tutto l’accusato di aver compiuto un reato e la vittima del reato.
qui, dove ancora non c’è la common law e spero non arrivi mai, c’è una vittima, seguita da un pubblico ministero (che rappresenta la collettività che difende un suo componente reso vittima da qualcun altro) ed un avvocato difensore. presumiamo che le competenze intellettuali e giuridiche delle parti siano all’altezza della situazione. non è puramente una questione di soldi. è messo in discussione il principio che io sia seguito dal miglior giudice dal miglior avvocato e dal miglior pm possibile. ciò non è. come non lo è in medicina ed in tanti altri casi.
nel caso della legge, fortunamente, i giudici qui non possono piegare le sentenze secondo come gli aggrada (cosa che si può fare nei paesi di common law e che ha fatto qualche giudice di cassazione qui venendo beccato).
l’inghippo, nel caso di perugia, è che ci sono stati due processi separati. uno con rito abbreviato, cioé con ammissione di colpa e rinuncia ad altri passaggi giudiziari. l’altro, senza ammissione di colpa e quindi con tutti i passaggi del caso. quindi, potrebbe succedere che la cassazione annulli il processo d’appello. quindi non saranno più innocenti i due accusati ma “non colpevoli” e l’iter ricomincerà. l’americana a casa sua, qui non la vedremo più. l’altro, sicuramente, approderà ad altri lidi.
quindi si verifica un monstrum giuridico, nel quale in italia siamo bravissimi. a causa di un avvocato che ha consigliato male (per incompetenza o dabbenaggine non so) l’unico imputato condannato. per cui abbiamo una sentenza che sconfessa in parte un’altra. ma noi siamo bravissimi a farci del male. sempre e comunque. e non voglio nemmeno pensare al fatto che avrebbero potuto fare un favore agli usa. perché così avremmo fatto un danno enorme alla famiglia della vittima ed a noi stessi.
non c’è musica per queste cose.
"Mi piace""Mi piace"
non c’è musica Kiver, e neppure silenzio.
Non ho silenzio dentro.
"Mi piace""Mi piace"
senza parole.
Leggere i commenti di Kiver mi riconcilia con il mondo.
"Mi piace""Mi piace"