Vorrei non mi fossero ricordati i motivi per cui dovrei risentirmi. E nemmeno i soprusi subiti. Nemmeno le meschinerie vorrei conoscere. Tenermi un’opinione buona degli altri è un valore a cui non rinuncio volentieri. Il rancore e il senso di fallimento seguono immediatamente i giorni in cui non conti più. Ma la sconfitta segue come un’ombra il potere, ne traccia l’angoscia, mentre il rancore scava e prepara la rovina successiva. Per questo non lo voglio.

Ne parlavo qualche giorno fa con un amico.
Gli spiegavo che io non so serbare rancore.
Non sono capace e non mi interessa farlo.
Non so se sia giusto o sbagliato.
Ma so che cammino con il cuore più leggero.
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IL RANCORE
appartiene agli sconfitti anche se a volte è umano sentirlo.
Un post che NON sento ma che ho letto e di “scappata” pure.Ciaociao,Bianca 2007
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E’ un post che condivido. Bello lo sberleffo di Sir Biss!
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La sconfitta, è solo coraggio ad ammettere
la propria onestà.
Felice domenica
un abbraccio
Mistral
Ps
Da me piove e anche tanto
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Qui c’e il sole e un venticello che rinfresca la spiaggia. Sono al mare e mi rassereno pensando che il futuro contiene il bello che sentiamo.
Un abbraccio Mistral
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