il tempo accessorio

Esiste un tempo che serve solo quando lo si consuma. Assomiglia a quel tempo d’un altro fuso orario: la vita dov’è casa continua, le cose hanno i loro moti, le abitudini succedono a sé stesse. Ma altrove, fusi orari prima o dopo, dove si è fisicamente, qualcosa di diverso accade. La presenza può essere reale oppure aliena, la vita può essere vissuta o prestata. Questo tempo è accessorio solo a noi, è nella nostra disponibilità di vita, accadrà senza interferire se non lo vorremo. In alcuni orologi, si mostra il doppio tempo, il qui e l’altrove, e quello che gli orologiai svizzeri non hanno mai capito è che i due tempi non sono uguali; che nel bilancio d’una vita, il tempo accessorio è spesso più importante. Basta prendere un treno per scoprirlo.

 

6 pensieri su “il tempo accessorio

  1. splendida Alice.
    le perdono perfino la coda laterale anni ’80…
    chissà che tempo è mai questo, e se siamo vivi…(sto leggendo una biografia di Philip Dick)

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  2. non credo sia così distante da noi Ali, e non è neppure nel regno di Fàntasia, poi dipende se riusciamo/vogliamo viverlo questo tempo, oppure se siamo solo in trasferta

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  3. da vecchio lettore di fantascienza,grandissimo Dick, uno degli scrittori veri e visionari. Siamo vivi Arya, non siamo un sogno di noi stessi, il fatto è che dobbiamo scegliere in continuazione se vivere e come.

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  4. ciascuno di noi ha un treno (dei desideri) che lo attende in stazione

    a volte basta soltanto sapere che è alla nostra portata, questo tempo accessorio, per sentirlo anche un po’ nostro, ed essere contenti

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