Da tre giorni piove senza convinzione.
Non è caduto nessun nuovo argine e l’acqua ci abbandona, queta e paga.
Trapela delusione tra i curiosi, le nuove disgrazie di chi ha già patito, sbiadiscono. Già sono stati ignorati prima, adesso perché si lamentano?
Restano le distruzioni, gli sfollati, i danni immani, le aziende che non apriranno più, il pericolo prossimo venturo. Poca, inutile cosa per la voglia di sangue che gira.
In fondo la natura è più misericordiosa, non ha bisogno di verifiche per sentirsi viva.