Sono buoni compagni di viaggio, i poeti. Allegri, malinconici consapevoli, umorali, imprevedibili, prendono con gli occhi ed offrono realtà mutate. Governano un altrove, si fermano in posti strani, senza motivo. Ascoltando, immaginano suoni, e li raccontano, mentre inaffidabili, gestiscono il tempo con fantasia egocentrica. E nel viaggio la luce si aggiunge alle cose, senza fretta, perchè i poeti viaggiano con i sensi, cercano i luoghi, ma non ne hanno uno.
I poeti non hanno un luogo perchè sono in tutti i luoghi.
A proposito di poesia non posso non ricordare con un sorriso la mitica battuta del povero Troisi nel film “il Postino”: “La poesia non è di chi la scrive, è di chi gli serve”
Ciao
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eternamente erranti, a volte affannati, più spesso indifferenti, conoscono freddo e fatica ma si dimenticano così di un sorriso e del cibo. i poeti non possono aver luogo, non sognerebbero più il paradiso che non c’è.
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