vita e vite

Il cardinale Bagnasco ha indicato per chi votare. E l’aborto torna ad essere una spugna con cui cancellare il degrado morale e civile del paese, il rispetto delle vite esistenti, la sopraffazione della crisi, l’ ineguaglianza della sofferenza. A volte ho l’impressione, come per i processi in cui sparisce la vittima, che il principio astragga dal reale, e si parli solo di un aspetto del contesto. E’ così che le vite conculcate, i diritti differenti scompaiono, che la scarsa eticità della politica impallidisce, e la corruzione diviene un addendum, quasi un male necessario. Lo stato pontificio si estende sul Lazio, ben oltre i confini della cittadella papale, ha interessi economici, bisogno di approvazione e di sintonie politiche, deve mantenere un apparato di vita ecclesiatica costoso. Tutto questo discrimina nel riconoscere gli amici.  Da secoli anche i francescani sono conventuali e si dice che la roba aiuta a non dipendere. Ma forse è proprio la roba, il maggior peso per la chiesa, quello che le impedisce di trovare un ruolo che le faccia dire sempre ad alta voce che difende la vita conclamata, i deboli, i depredati, il lavoro, la dignità, l’eguaglianza delle esistenze. Per un’istituzione che ha problemi di tempo, anche la pedofilia verrà rimossa, dimenticata, le ferite sanate, in chi non le ha ricevute. Le parole del Papa, che non ripetevano il guai a voi senza scampo del vangelo, erano comunque più forti di quelle del cardinale, nell’indicare il discrimine della scelta: risponderete a Dio e ai tribunali di ciò che avete fatto.

Quando il cavaliere si è complimentato col Papa, chissà di cosa parlava: quel che pensa dei tribunali lo sappiamo, ma  con dio non è ben chiaro il rapporto. E chissà qual’è la graduatoria del Papa, quando pensa ai peccati che non si possono perdonare ai politici.

Cambierà poco, ma tacere, quando non si vuol dire tutto, è sempre una buona scelta.

3 pensieri su “vita e vite

  1. Non puoi illuderti di chiedere il silenzio della dignità a chi si vende ogni giorno la veste e la funzione per amor della roba e del potere esclusivamente-temporale.
    Poi il discorso dell’aborto condotto in termini di favorevoli e contrari fa quasi ridere ché è una contraadizione in termini: nessuno può dirsi favorevole come se questo significasse “incentivare il ricorso a”, così come nessuno può dirsi depositario della verità una-per-tutti: c’è solo da prendere atto delle situazioni problematiche riconoscendo loro una tutela immune da giudizi e convinzioni confessionali.
    Il resto sono discussioni oziose, da gente fuori dalla realtà: quando arriva l’anima nel corpo? e che fa, l’affitta tutto o solo in parte? e quand’è che ha luogo il concepimento? perché non nel momento in cui due iniziano a toccarsi? e perché non difendere la vita ancor prima che sia concepita? e perché non difendere il singolo ovulo e il singolo spermatozoo e perché non anche l’uovo, con tuorlo e albume?
    Il problema è che a gente che ragiona in termini così astratti da risultare disumani, per quanto appaiono scandalosamente sganciati dalle realtà problematiche dei singoli, si mettono a rispondere, sulla stessa idiota linea di frequenza, emeriti personaggi della sinistra…

    "Mi piace"

  2. l’aborto è un evergreen, va bene per ogni occasione. ormai non ci fa caso più nessuno, e polverini è stata abile a dire nessuna strumentalizzazione. bonino è stata zitta e bagnasco ha puntualizzato che non……..
    la chiesa difende se stessa, non vuole essere divorata, fa quello che può, si arrampica sui vetri, si attacca al carro che pensa vincente pronta a cambiarlo.
    forza, willy, che c’è del marcio nel regno di danimarca 🙂

    "Mi piace"

Lascia un commento

Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.