La rivoluzione ábroga il quotidiano, ma poi il quotidiano, che ricorda, si vendicherà.
Solo chi ha li vissuti davvero non scorda cosa è accaduto dentro di sè in quei momenti, è accaduto per le rivoluzioni, per la resistenza, in parte anche per il ’68 o il ’77. Forse da questo nasce la giustificazione delle nefandezze, delle distorsioni, perchè si pensa che quello statu nascendi si possa protrarre all’infinito e diventare vita quotidiana. Il quotidiano è conservatore, e semplicemente non tollera il cambiamento. Ed è forte, invasivo, oppiaceo.
Fino alla prossima misura colma.
dov’era josef quando lenin parlava? dov’era quando i tedeschi invasero la polonia e rastrellarono per giorni e giorni il ghetto finchè anche l’ultimo ebreo fu issato su un vagone e portato via?…propaganda…nient’altro che propaganda. la verità è che gli ebrei sono da sempre stati il capro espiatorio dei governi.
quanti ne morirono nei gulag?
buona serata willy…ormai filosofeggi alla grande ehhhh…..
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ho cercato di spiegarmi meglio Minnie, togliendo e aggiungendo al post. Stalin era già l’ordinario, il quotidiano. Sulle responsabilità di tutti relativamente ai campi di sterminio, si dice poco: gli alleati sapevano e non bombardavano, hanno bombardato Dresda in compenso e tutto il bombardabile, il vaticano sapeva e non diceva, una parte non piccola di occidentali condivideva e condivide l’odio nazista per gli ebrei e i differenti. Bisognerebbe ricordarsi che nei campi c’erano 700.000 zingari e centinaia di migliaia di omosessuali. Sterminati anch’essi assieme ai comunisti e i prigionieri polacchi e russi. D’altra parte i gulag, le deportazioni di massa, lo sterminio dei kulaki. Possiamo continuare, ma la rivoluzione non diceva questo e neppure la resistenza prevedeva lo sfacelo successivo. C’è un atteggiamento radical senza sbocco che si esaurisce nel mettersi a posto la coscienza, pensando diversamente e poi non va a votare, considera la politica irreformabile e auspica il tanto peggio tanto meglio. Degli altri, naturalmente. Io Penso invece che le persone sono morte perchè ci fosse la possibilità di esprimersi.
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