le mie verità

Le mie verità

son così leggere

che le taglio in striscioline,

per tamburi di preghiera 

da ruotare tra le mani,

e ne ascolto il fruscio nell’aria,

come fossero non mie.

Le mie verità

durano così poco, che

son sorelle dei pastelli,

temperati con lentezza e gusto,

solo per  le striscie sottili

di briciole allineate di colore.

Le mie verità

sono così trasparenti

che l’aria le sorregge allegra,

sulle palme delle mani,

è così che non t’accorgi

che son frecce leggere

che s’insinuano nel cuore.

Le mie verità 

m’inseguono

e son pettegole quando le dimentico

tra compagne tintinnanti,

nei cassetti polverosi,

dove s’ allacciano fili

rossi e verdi

e bianchi

con aghi sottili di memoria.

Le mie verità

son così tenere

che le avvolgo in sete

e lini

per riporle tra lavande

di cassetti profumati e scuri.

Le mie verità

sono così futili, che

s’ alimentano di sogni

e temono la notte,

e bevono la luce

che filtra tra dita socchiuse.

Le mie verità

sono silenti,

per questo scrivo sui vetri appannati

che colano

nel caldo insano

dei nostri appartamenti malati.

 

 

 

2 pensieri su “le mie verità

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