Per far collimare desiderio e realtà, manca sempre qualcosa. Un pezzo di software, un cacciavite a stella, la penna giusta per le parole sottili. La nostra vita è fatta di incompletezze, del pressapoco come condizione mentre si anela all’assoluto. Grandi amori, alzate d’ingegno, parole e note definitive, intelligenze senza sbavature. Ed invece viviamo nel mondo di Murphy.
Chi è intelligente al punto giusto accetta e si trasforma in orologiaio, con pazienza assicura tempo equilibrato al meccanismo. Il proprio meccanismo.
Gli altri intelligenti soffrono e lo stupido non capisce.
Willyco 
inserito di diritto nella mia catena: non l’ho fatto prima temendo d’essere molesta…diciamo così…:
http://tereza.splinder.com/post/20997958/Grande+Catena+5+Libri+Per+l%E2%80%99
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è nel destino di chi capisce e percepisce la sofferenza.
più capisci più non ci vedi chiaro.
una cosa simile comunque.
e comunque(al quadrato) io mi sa che mi vado ad arrostire il cervello al mare
così quando torno
ti scriverò un sacco di cazzate
e ti accorgerai che non soffro più.:-)
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Vorrei dire a Gitti che il mare, purtroppo, non cambia i pensieri, nè lo stato delle cose.
😦
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si gioca con parole
per strapparsi un sorriso
prima di passare alla pelle.
che noi donne abbiamo già
la croce della ceretta
quindi
di strappi
per quanto mi riguarda
valgono solo per i sorrisi.
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