contributi

Un pesce rosso convinto d’essere un cardinale, gli economisti che ammettono di non averci capito niente, la politica fuori dalla nomine Rai, José Mourinho che lavora gratis. Sono molte le notizie surreali che avrebbero potuto colorare questa torrida primavera, ma è toccato a una ragazzina e ai suoi bizzarri rapporti col presidente del Consiglio.

Bizzarri: ecco la parola. Potete essere di destra o di sinistra, atei e cattolici, giovani o meno giovani, ma sarete d’accordo: se uno sceneggiatore avesse scritto un film con quella trama, gli avrebbero detto “Ragazzo, hai bevuto?”. Invece è accaduto. Noemi, le feste, il papi, i genitori, le smentite, i fidanzati che compaiono e scompaiono. I marziani guardano giù dicendo: “E quelli strani saremmo noi?”.

Quattro punti ovvii, per ridurre i litigi e provare a ragionare. Il primo: la frequentazione tra un settantenne e una diciassettenne – al di là del ruolo di lui – è insolita. La famiglia Letizia non sembra stupita, decine di milioni d’italiani sì. Una spiegazione plausibile ancora non l’hanno avuta. Se tanti lavorano di fantasia, a Palazzo Chigi non possono stupirsi.

Ovvietà numero due. Alcune affermazioni del protagonista sono state smentite. “L’ho sempre vista coi genitori”: poi Noemi – ma cosa s’è fatta? era così carina! – salta fuori alla festa del Milan, sbuca al galà della moda, compare in Sardegna. Per cose del genere, nelle altre democrazie, i potenti saltano come tappi di spumante. Noi siamo più elastici – succubi, rassegnati, distratti, disinformati: scegliete voi l’aggettivo – ma un leader politico, perfino qui, dev’essere credibile.

Ovvietà numero tre. Le abitudini e le frequentazioni di Silvio B. riguardano solo Veronica L. (che peraltro s’è già espressa con vigore sul tema)? Be’, fino a un certo punto. Il Presidente del Consiglio guida una coalizione di governo che organizza il Family Day, mica il Toga Party o il concorso Miss Maglietta Bagnata. Michele Brambilla – vicedirettore del “Giornale”, bravo collega e uomo perbene – spiega che, per il mondo cattolico, contano le azioni politiche, non i comportamenti coerenti. Io dico: mah!

Ovvietà numero quattro. L’opposizione, in tutte le democrazie, cerca i punti deboli dell’avversario, soprattutto alla vigilia delle elezioni. Dov’è lo scandalo, qual è la novità? Se Piersilvio s’indigna, non ha idea di cosa avrebbe passato suo padre in America, in Germania o in Gran Bretagna (dov’è inconcepibile che i capi di governo possiedano televisioni). Non solo in questi giorni: negli ultimi quindici anni.

Bene: quattro cose ovvie, in attesa di sviluppi. Intanto s’è insediato quietamente il governo Letta. Qualcuno che coordini ci vuole. C’è da lavorare, e il Capo è altrove.

Beppe Severgnini dal Corriere della Sera del 28 maggio 2009

Notevole il contributo della signora Santachè a Libero per sostenere Berlusconi (se avete voglia di leggere, andate sul Corriere di oggi). Uno schizzo di merda alla Signora Lario non si può negare, anche per portare lo sguardo altrove dalle centinaia di foto a documentare una vita che si deve attorniare di ragazze belle, di suonatori di chitarra, di sorrisi interessati e interessanti. Il limite di costui è la dipendenza dal consenso e la presunzione di essere l’autore della morale.

5 pensieri su “contributi

  1. sevegnini ha scritto un bel pezzo, non urlato, non sopra le righe, neanche sotto.
    giusto.
    il berlusconi’s people non le leggerà.
    continuerà a calarsi prozac da canale 5 e a guardare le ragazzine che si dimenano, immaginandosele nel proprio letto e provando una piccola erezione di nascosto alla moglie.
    chiuderanno gl’occhi al provino della figlia per entrare al grande fratello, che ormai siamo diventati moderni e il vecchio mito tutte puttane tranne mamma, moglie e figlie si sacrifica sull’altare di un vecchio porco che regala kit con la farfalla.

    tra due giorni è la festa della Repubblica Italiana. ci saranno al party anche i ragazzi di amici.

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  2. Il pezzo della Santaché è veramente di una comicità tanto irresistibile quanto, ahimè, involontaria.
    Non è da meno l’affermazione di mr. B che “le urne spazzeranno via le calunnie”.
    (le urne…?)
    Braccia strappate all’agricoltura, bocche strappate al cabaret.

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  3. la signora Miriam ha un compagno?
    embè?
    non è presidente del consiglio, lei.
    purtroppo, dico io, chè fra i due mi sembra la più saggia.
    comincio a sentire una profonda nausea.
    mentre qualcuno parla di “sindrome di piazzale loreto” cioè la convinzione dilagante che per far scomparire s.b. occorra per forza un evento straordinario o epocale.

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  4. Ne discutevo giorni fa con un uomo avanti negli anni ma ancora molto acuto e saggio. Mi faceva notare che un uomo che ha subito un’operazione alla prostata come Silvio B. non può che essere impotente. Però si sa anche che a Villa Certosa arrivano pullman di ragazze e ragazzine che vanno ospiti da lui. La cosa sa quasi di patologico. Volersi circondare di ragazze sempre più giovani, carine, belle, fresche. Trovare sempre e comunque un appiglio per una battuta di dubbio gusto e terribilmente sfacciata. I doppi e anche tripli sensi di ciò che dice.

    A me fa venire la nause. Lo schifo. Il disgusto. Lo sdegno.
    (e potrei andare avanti per tutto il giorno)

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