l’85

Il maggio dell’85, la campagna elettorale, sarà l’ennesima sconfitta vissuta con decenza, vago odore di merda nel paese. Nani e ballerine diffusi, ma in fondo ancora pochi.

La tragedia dell’Heysel in diretta tv: terribile, sconvolgente.

L’estate dell’85, la grecia, il sole, pensieri diluiti nell’acqua fresca e l’ouzo, nell’azzurro delle case, nei geranei rossi sulle finestre a calce. L’estate dell’85, serate fresche sui colli, un senso crescente d’irrequietezza, il rifiuto di fare carriera nel partito.

Manca l’orizzonte, bisogna capire la Germania democratica, Praga. Non capisco. Passerà. E’ passato.

Ogni notte si ride, a Quelli della notte. Si ripetono di giorno le gag e si ride nuovamente, perchè in fondo la D.C. è rassicurante, molto più di Berlusconi.

L’estate è bellissima, una delle più belle della vita. Ce ne saranno altre.

4 pensieri su “l’85

  1. FRAMMENTI DI VITA.
    Lampi che sfrecciano in un cielo dove si credeva tutto possibile potesse essere nella utopia di un sogno svanito in altra realtà.Fa nulla.Ciò che si è fatto era perchè ci si credeva.Impronta di luce che come lampo ritorna e poi sparisce.Noi.Bianca 2007

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  2. ’85….non mi ricordo niente di particolare dal punto di vista personale, ma quelli della notte sì, era bellissimo….quanti anni sono passati. beata minnie panzer, io mi sento come a volte ti senti tu, una vasca da bagno dove è rimasta la schiuma e basta, è passato molto, forse potrei ricordare molto ma non mi va proprio….la prossima estate è lontanissima e non sarà niente di speciale, mi sa.

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