vite accantonate

Le mie vite accantonate non hanno accumulato lacrime per divani tiepidi. Le lettere si sono sovrapposte senz’essere mai spedite. Eppure un momento senza tempo, simile alle fisiche stellari, ha generato emozioni, le ha tradotte in parole per poi spegnerle, incespicando alla fine, sull’ impotenza del mutare incomprensioni. Altre volte il percorso è stato baldanzoso e l’inutilità l’ha interrotto prima di scivolare in una cassetta postale. Allora le parole, han chiesto asilo ai miei cassetti, ora zeppi di significati destinati a me solo. Così ho esercitato il potere di dire e non comunicare, sottraendo speranza e allungando le braccia lungo i fianchi.  Non per paura, ma perseguendo il principio secondo cui la materia di cui son fatti i sogni alla fine risponde alla realtà. M’è rimasta la sensazione che la scrittura avesse già luce sufficiente per dirimere le angustie.

Ma non sempre è bastato…

7 pensieri su “vite accantonate

  1. scrivo di getto quello che mi e` venuto in mente:
    ho aperto il blog per scrivere e per non accantonare
    ci ho provato per non riempire cassetti che non avevo visti i miei traslochi perenni di citta,` vite e avventure
    adesso non posso dire di aver fatto bene
    soprattutto perche` nel frattempo ho caricato quelle pagine di messaggi per altri e non solo per me
    e li` ho sbagliato, perche` gli altri hanno colto cio` che volevano
    come sto facendo io con te in questo momento…

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  2. Se stai parlando del rapporto che abbiamo con il passato, anch’io ammetto di aver conservato cimeli per anni ed anni. Alcuni li ho ancora, sempre in bilico tra il fare piazza pulita o tenere ancora una piccola ancora piantata alle mie spalle.
    Potrei buttarla via, quella piccola ancora, ma sono sicura che sprofonderei nel vuoto più assoluto.

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  3. ci sono lettere che si scrivono e non si spediscono, come i discorsi taciuti, perchè chi dovrebbe leggere o ascoltare non ha gli stessi occhi e le stesse orecchie. Ed allora la vita che poteva prendere una strada va altrove, verso ciò che è possibile. Non c’è nulla da buttare in tutto questo, oppure tutto: non farebbe differenza.

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  4. le lettere non scritte e i discorsi taciuti erano destinati a non essere visibili. c’è un tempo per tutto , e se questo tempo viene sorpassato si perde…nelle storie c’è sempre l’attimo in cui tutto può diventare possibile al massimo : se non lo si coglie passa, la storia diventa altra e si perde.
    stranamente su questo sono fatalista : penso che le persone s’incontrino nell’esatto momento in cui sia scritto si debbano incontrare : prima o dopo cambierà senso.

    ninnananna willy..che oggi è stata una giornata lunga, finita a cena con le bimbe..e adesso ho sonno.

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  5. IO LE HO SPEDITE TUTTE E NON HO RIMPIANTI!
    assetti? No.Solo qualche angolo avvolto da un fiocco rosso che col tempo è diventato blu o forse di un colore non più ben definito.Bianca 2007

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