Ho contravvenuto al 1° principio della termodinamica individuale: non aumentare la tua entropia attraverso il giro dei canali televisivi. E sono finito su Ballarò. Non ho resistito molto, ma ho avuto tempo di sentir ripetere, da D’Alema, che mostrava una nota alle Regioni della Presidenza del consiglio, puntualmente smentita oggi: in quale paese ? La risposta è che questo è il mio paese e sono stanco di rispondermi, stupito di questa domanda, come sono stanco di pensare che questo possa essere un paese normale. Anche perchè la normalità esige la coerenza e la responsabilità, mentre lo sport principale del paese è la ritrattazione e la precisazione e comunque l’attribuzione delle colpe ad altri. Perfino il caso è stato invocato sui comportamenti degli elettori, ricordate il destino cinico e baro di saragattiana memoria? Ormai ho più risposte che domande e soprattutto mi chiedo perchè questo paese sia così. Non val la pena di pensare che se non si parte da questa percezione di distacco dal sogno, nulla verrà mai capito? e che avere una immagine diversa in testa non serve, se non si agisce caparbiamente di conseguenza? Questo è un paese anormale che desidera essere normale senza pagare il dazio.
Pagare il dazio?
ma se tra un po’ torniamo al baratto…
sono un animale apolitico, forse più vicina al disincanto che all’anarchia, ma ho pensato che è solo un magnamagna generale e che le buone intenzione vanno a farsi fottere a pancia sotto appena ci si siede sulla poltrona di turno. sì non tutti magari, ma magari i più e allora ho scelto l’istinto alla ragione in queste cose, quello di prendere atto e mettere a verbale che i panni non si lavano manco più in casa.
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E’ che la “normalità” bisogna meritarsela. Pagando il dazio e pagando per i propri errori. Ammettendoli.
Coerenza e senso di responsabilità? Chi li ha visti?
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