Non vorrei l’arroganza della vecchiaia, la debolezza ostentata.
Non vorrei il sorriso accondiscendente, l’impazienza trattenuta.
Non vorrei l’assenza di moto, gli occhi che non vedono.
Non vorrei l’atonia, il guardare incredulo le macchie delle mani.
Non vorrei il passo pesante, strascicato, l’azzurro del cielo che offende.
Non vorrei essere messo nell’angolo dall’intelligenza impietosa.
Non vorrei essere capito, mi basterebbe ascoltato e mai compatito.
Ciò che vorrei è camminare, materialmente e nello spirito, bastarmi e bastare, restare curioso delle persone, delle cose, capire ed ascoltare.
E’ un programma biologico/mentale?
Willyco 
…E IO VORREI
continuare ad essere la metafora di me stessa col riso e il pianto che giocano nel bosco e sulla nuda terra mentre le fiamme azzurre in ogni ramo delle mie vene nè sostengono la forza lieve. Bianca 2007
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non lo so, willy, lo sai tu se lo e`.
bastarsi no, pero`, mai bastarsi.
e mai farsi bastare nulla.
sorridere di cio` che si ha, certo, ma mai bastarsi.
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…allora devi scappare presto!
😉
scherzo, naturalmente, ma è un pò vero, credo.
dobbiamo fare il possibile per far sì che la morte ci trovi vivi,
diceva un saggio, non ricordo chi.
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Sì, sarebbe un programma da seguire.Occorre accettare i cambiamenti del corpo e della mente.
Essere indulgenti con se stessi.E prendersi tempo per digerire il tempo che è trascorso.
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bastarsi, sì, fondamentale, magari non come rinuncia ma come consapevolezza che in fondo siamo tutti soli, e va bene così, aperti al mondo ma senza pretese…
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bastarsi è libertà assoluta, è non dipendenza, è respiro lungo del mondo. bastarsi è non diventare patetici quando qualcuno se ne va e tu vorresti rimanesse…quanto è importante bastare a se stessi :)))
annusare l’aria, come una topolina :))
buon viaggio di ritorno willy…
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