La stella di natale raggrinzisce, perde foglie. Perfetto simbolo dell’equivoco, con le foglie che sembran fiori e fiori insignificanti, non sa quel che vuole. La luce la infastidisce, il caldo le pare eccessivo, l’acqua la fa marcire. Tutto sbagliato nella comprensione reciproca. Tutto altro.
…ecco.
mi sento un po’ una stella di natale, una contraddizione vivente, che non sai mai bene quello che vuole.
ma che a volte sa anche sorridere…
stanotte, stamani, fai tu… un sorriso grande per te
sai, a me piacciono le piante grandi..le betulle di tolstoj, i babobab, una quercia che con tutti i suoi anelli ci dà il respiro del tempo..gl’ippocastani che mi ricordano le elementari e la maestra che ci faceva raccogliere le foglie d’autunno e incollarle sul quaderno.
il resto non mi dice nulla..i fiori cadaverini che dopo tre giorni butti, le piante smortine, che se non le bagni seccano se le bagni affogano, no vicino al termosifone, no vicino alla finestra..avevo una piantina di violette, durò un annetto, mise pure i fiori un paio di volte..una gatta (prima di ciro..) una notte l’ammazzò.
la rovesciò per terr, radici all’aria. da allora siamo tutti convinti che io e le piante non siamo compatibili : me ne faccio una ragione, e via andare.
Caro Willy, che tristezza la stella di Natale quando lentamente muore, ma che pena quel mezzo toscano acceso sulla scrivania del tuo amico Paolo !
Coraggio Willy, guardiamo avanti sognando comunque, e badiamo all’essenziale.
Un abbraccio. Luciano.
…ecco.
mi sento un po’ una stella di natale, una contraddizione vivente, che non sai mai bene quello che vuole.
ma che a volte sa anche sorridere…
stanotte, stamani, fai tu… un sorriso grande per te
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sai, a me piacciono le piante grandi..le betulle di tolstoj, i babobab, una quercia che con tutti i suoi anelli ci dà il respiro del tempo..gl’ippocastani che mi ricordano le elementari e la maestra che ci faceva raccogliere le foglie d’autunno e incollarle sul quaderno.
il resto non mi dice nulla..i fiori cadaverini che dopo tre giorni butti, le piante smortine, che se non le bagni seccano se le bagni affogano, no vicino al termosifone, no vicino alla finestra..avevo una piantina di violette, durò un annetto, mise pure i fiori un paio di volte..una gatta (prima di ciro..) una notte l’ammazzò.
la rovesciò per terr, radici all’aria. da allora siamo tutti convinti che io e le piante non siamo compatibili : me ne faccio una ragione, e via andare.
buongiorno, willy…nevicchia, come al solito..
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Caro Willy, che tristezza la stella di Natale quando lentamente muore, ma che pena quel mezzo toscano acceso sulla scrivania del tuo amico Paolo !
Coraggio Willy, guardiamo avanti sognando comunque, e badiamo all’essenziale.
Un abbraccio. Luciano.
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“PIU’ E PIU’ LUCE E’ NEL CIELO,PIU’ E PIU’ BUIO E’ DENTRO DI NOI” (Romeo.Romeo et Giulietta-Shakespeare II,5)
Bianca 2007
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