In Italia o altrove, sempre più spesso arriva questo invito del governo, della polizia, della protezione civile: restate nelle case.
Restate nei vostri fortilizi, barricatevi, circondate di mura i giardini e le piazze, non possiamo difendervi, non possiamo garantire la vostra incolumità. Anzi non riusciamo a mantenere ciò che è scritto e cioè che la giustizia sia imparziale e quindi ciò che è giusto per alcuni sarà ingiusto per altri e questi si incazzeranno e vorranno pareggiare il conto e diventeranno pericolosi. Chiudetevi in casa, state attenti, il mondo che governiamo è insicuro, qualunque cosa facciate è a vostro rischio.
Le nostre case sono oggi la sicurezza, pensate al terrore che si prova vedendo in un film, la porta che viene abbattuta: è il male, non l’ospite che entra. E su questa sicurezza/insicurezza si fondano fortune politiche, si erode la libertà di muoversi, di essere, di comunicare.
Ma io voglio uscire di casa, stare tra gli altri, non pensare a nuove blindature, voglio essere libero senza pericolo. Ed invece sempre più mi dicono che la libertà è un rischio, che non la posso esercitare ovunque , così che il limite della libertà sta diventando la mia casa.
Qual’è la politica della sicurezza che ci permette di essere liberi ovunque?
Siamo circondati dalla malafede. Questo mi verrebbe da dire. Io so che ora, più che mai, voglio sentirmi libera di uscire, oppure stare a casa. Ma di decidere io. Non accetto forzature, vincoli, costrizioni. La libertà non è un rischio, MAI. Libertà è respiro, un ampio respiro. ossigeno.
E’ tardi, adesso che la prole è tutta a casa, me ne vado a nanna (questa è una contraddizione con quanto ho appena detto, secondo te? Boh… La vita è fatta anche di piccole contraddizioni, che ci contraddistinguono, ci caratterizzano, forse ci rendono meno opachi).
Notte (piovicchia, vento gelido e voglia di stare sotto al piumone)
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Quella della fiducia non senza un esplicito invito ad essere moderatamente guardinghi.
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loro dicono, noi non facciamo. loro dicono che vigilano sul terrorismo, che è tutto sotto controllo, noi facciamo spallucce, che l’italia i suoi terroristi già li avuti : roba nostra, niente importazione, autarchia pure in quello. noi siamo levantini, siamo quelli tanto a me non succede, tanto io sono più furbo di te e giro senza catene in montagna con tre metri di neve..
non esistono i veri bronx nelle nostre città..anche certi quartieri malfamati non lo sono alla maniera dei film americani o come le favelas sudamericane..lo sappiamo . sappiamo anche che le violenze maggiori avvengono dentro la casa, non da qualcuno che ti sfonda la porta.
ci ripetono quando fa tanto caldo o tanto freddo di rimanere in casa di bere tanto di mangiare frutta e verdura (sempresempre ehhh) di non prendere gl’antibiotici a cazzo …a chi parlano? al vuoto.
quanto alla libertà..altra.. ci tentano, ma a quella libertà che interessa loro : la giustizia, che se no quando scenderanno dai loro scranni finiranno dentro..e allora lì s’impegnano veramente, priorità assoluta, persino la crisi economica devastante fa un baffo a berlusconi.
mi chiedo, alla fine,willy : ma quelli a cui ho dato il voto, e che pago con i miei piccoli contributi da cococo, hanno capito che devono fare opposizione e non rimanere a letto a dormire o dobbiamo sfondare le porte delle loro case a calci e portarli di peso in parlamento a fare il loro lavoro?
grazie per la risposta.
intanto sono a casa…da brava obbediente cittadina :)))))
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