restate nelle case

 In Italia o altrove, sempre più spesso arriva questo invito del governo, della polizia, della protezione civile: restate nelle case.

Restate nei vostri fortilizi, barricatevi, circondate di mura i giardini e le piazze, non possiamo difendervi, non possiamo garantire la vostra incolumità. Anzi non riusciamo a mantenere ciò che è scritto e cioè che la giustizia sia imparziale e quindi ciò che è giusto per alcuni sarà ingiusto per altri e questi si incazzeranno e vorranno pareggiare il conto e diventeranno pericolosi. Chiudetevi in casa, state attenti, il mondo che governiamo è insicuro, qualunque cosa facciate è a vostro rischio.

Le nostre case sono oggi la sicurezza, pensate al terrore che si prova vedendo in un film, la porta che viene abbattuta: è il male, non l’ospite che entra.  E su questa sicurezza/insicurezza si fondano fortune politiche, si erode la libertà di muoversi, di essere, di comunicare.

Ma io voglio uscire di casa, stare tra gli altri, non pensare a  nuove blindature, voglio essere libero senza pericolo. Ed invece sempre più mi dicono che la libertà è un rischio, che non la posso esercitare ovunque , così che il limite della libertà sta diventando la mia casa. 

Qual’è la politica della sicurezza che ci permette di essere liberi ovunque?

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3 pensieri su “restate nelle case

  1. Siamo circondati dalla malafede. Questo mi verrebbe da dire. Io so che ora, più che mai, voglio sentirmi libera di uscire, oppure stare a casa. Ma di decidere io. Non accetto forzature, vincoli, costrizioni. La libertà non è un rischio, MAI. Libertà è respiro, un ampio respiro. ossigeno.

    E’ tardi, adesso che la prole è tutta a casa, me ne vado a nanna (questa è una contraddizione con quanto ho appena detto, secondo te? Boh… La vita è fatta anche di piccole contraddizioni, che ci contraddistinguono, ci caratterizzano, forse ci rendono meno opachi).

    Notte (piovicchia, vento gelido e voglia di stare sotto al piumone)

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  2. loro dicono, noi non facciamo. loro dicono che vigilano sul terrorismo, che è tutto sotto controllo, noi facciamo spallucce, che l’italia i suoi terroristi già li avuti : roba nostra, niente importazione, autarchia pure in quello. noi siamo levantini, siamo quelli tanto a me non succede, tanto io sono più furbo di te e giro senza catene in montagna con tre metri di neve..
    non esistono i veri bronx nelle nostre città..anche certi quartieri malfamati non lo sono alla maniera dei film americani o come le favelas sudamericane..lo sappiamo . sappiamo anche che le violenze maggiori avvengono dentro la casa, non da qualcuno che ti sfonda la porta.
    ci ripetono quando fa tanto caldo o tanto freddo di rimanere in casa di bere tanto di mangiare frutta e verdura (sempresempre ehhh) di non prendere gl’antibiotici a cazzo …a chi parlano? al vuoto.
    quanto alla libertà..altra.. ci tentano, ma a quella libertà che interessa loro : la giustizia, che se no quando scenderanno dai loro scranni finiranno dentro..e allora lì s’impegnano veramente, priorità assoluta, persino la crisi economica devastante fa un baffo a berlusconi.

    mi chiedo, alla fine,willy : ma quelli a cui ho dato il voto, e che pago con i miei piccoli contributi da cococo, hanno capito che devono fare opposizione e non rimanere a letto a dormire o dobbiamo sfondare le porte delle loro case a calci e portarli di peso in parlamento a fare il loro lavoro?

    grazie per la risposta.

    intanto sono a casa…da brava obbediente cittadina :)))))

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