Ho evitato, per quanto possibile, di ostentare le mie debolezze. E per questo non sono stato meno vero. Penso non si possa trasmettere un battito di cuore repentino, una lacrima personale, la testa vuota di presente e ricca di sogni, perchè altro, per altri, è importante. Poi il sentimento si nasconde. Passa al quotidiano, ma rimane la sensazione che la vita sia là e che il passato sia una finzione perchè non passa. Mi dicevo un tempo, che la vita a due dimensioni era fondata sul denaro, che non ha spessore, mi sono accorto poi, che quelle dimensioni hanno appiattito tutto, anche le idee, i sogni, le vite.
Ma come si può correre dentro due dimensioni?
no, Willy.
nella vita a due dimensioni non si può correre.
il maestrale spazza via tutto. e forse non sarebbe una cattiva idea.
un sorriso
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Più che patetico ermetico.
🙂
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Assolutamente d’accordo con te.
Ci sono persone che non meritano e a cui non voglio mostrare le mie debolezze.
Non capirebbero, figurati se apprezzerebbero! Invece sicuramente disapproverebbero…
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forse adesso è ancora più vero che lo strapotere dell’economia toglie spessore, la terza dimensione, quella collettiva. Anche il sentire al tempo della crisi, muta e rende più soli. Non lo spiego spesso, se racconto di sentimenti, di sensazioni, lo faccio per poco, guardo gli occhi, una disattenzione mi ammutolisce e se resta un dispiacere, la prossima volta ci penserò prima di parlare.
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