Abbiamo bevuto e parlato assieme: sciocchezze, risate, ma anche notizie di figli, lavoro, prospettive, politica. E’ così quando si è condivisa una camminata lunga, un pago io al bar a stemperare stanchezze: ci si sente partecipi di un gruppo, di una bolla d’atmosfera. Dopo la compagnia si è segmentata, qualcuno al cinema, altri a casa. E la conversazione è proseguita sul lato nero dell’anima: l’incompetenza, gli amori sconclusi, le scelte di convenienza, gli studi professionali dosati per coprire l’offerta politica. Ma come? prima eravamo assieme e tutti quei sorrisi, le battute, gli appuntamenti alla prossima, cos’erano: invidie e rivalità messe sottotraccia, giudizi codardi, regolamenti di conti tra imbelli.
E’ gossip? non mi piace e sono sempre più selettivo, o intollerante, che fa lo stesso: ridurrò le frequentazioni.
Ciao Willy, quello è esattamente il motivo per cui sono molto selettiva anch’io. E intollerante, se tollerare vuol dire dover partecipare ad una stupida e assurda fiera delle invidie e delle vanità.
Lo so, sono sostanzialmente sola, e pure bislacca, ma certe volte mi va anche bene.
Buona serata.
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