Alma Rosé, sorella di Arnold, era in Olanda, quando arrivarono i nazisti. A nulla valse la fama del quartetto che aveva ispirato compositori, riempito teatri, la portarono a morire, in un lager. Lei come tanti musicisti dei Berliner e polacchi e russi, francesi e tedeschi, tanti da formare orchestre nei campi di sterminio per suonare durante appelli ed esecuzioni.
Di quel quartetto fondato da Arnold, grande era la consonanza, la fusione di suono. I talenti creavano una somma superiore al valore dei singoli. Come mai una ideologia, il nazismo, che esaltava il bello e il gruppo non riconosceva la capacità della diversità di essere sè stessa e molti assieme?
Pochi ebbero il coraggio in quegli anni di dire, molti fecero finta che l’arte fosse superiore alle piccole cose degli uomini e tacquero, ignavi o infingardi. Non ne siamo ancora usciti da questa scissione tra bello e giusto, tra libertà della maggioranza e umanità. E nello straniero non si coglie la capacità di consonanza e di bellezza.
Adesso anche Lei, Alma, è nel vento, con tanti altri. Basta ascoltare.
ecco.
che magone.
certo che il coraggio. parlarne è bello ma viverlo è un’altra storia, in cui speri di esserci dentro.
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NON ESSERE CAPACI
di cogliere nello “straniero la consonanza e la bellezza”,significa restare sulla porta chiusa anzicchè aprirla all’aria libera dell’Universo mondo.Imprigionare il sole e impedire che la spiga diventi pane.Allora fu tutto questo e anche ora senza andare troppo lontano si tenta di uccidere la vita o anche solo imbavagliarla ma…”Alma come tanti altri sono nel vento.Basta ascoltarli!Che il vento continuerà ad esistere a dispetto di ciò che gli uomini distruggono.E sarà SUONO.E sarà STELLA. O semplicemente una ROSA svelata nel pianto di rugiada,a RICORDARCI che ci sono stati e ci sono.Buon 2 novembre a tutti i “VIVI” del mondo! Bianca 2007
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