Nella hall dell’albergo meno del tacco 10 non e’ amore, le ragazze camminano portando avanti il bacino, la schiena continua l’arco all’indietro, fino alla testa, in equilibri strani. In un paese dove la paga media e’ meno di 100 euro, un paio di jeans alla moda e una pancina abbronzata sono un biglietto da visita inequivocabile. In questo posto mi rendo conto che spesso borbotto tra me, che parlo di legami deboli e di donne che tengono con guinzagli lunghi dando illusioni di liberta’. Qui dove la liberta’ c’e’ tutta, le donne ti chiamano amore perche’ e’ la prima parola che hanno imparato in italiano. E’ qui che i pensieri si avvitano sulle gradazioni d’amore, diventano spirali da percorrere scegliendo il senso di se’. Ma ogni tanto, nelle equazioni sentimentali, sarebbe utile fare tutti i passaggi e non enunciare il risultato raggiunto.
E’ strano scrivere da una tastiera cirillica cose che fatico a pensare in italiano. E sento i limiti di tutto questo cercare di capire per vestire la realta’ di concretezza.
Lo so che l’importante e’ vivere e non pensare di vivere, ma ho attenuanti signor giudice, io vivo e sto cercando solo di accordare le corde per suonare.
accordale bene, e poi suona. come sai fare tu.
sempre in giro per il mondo, tu… stai bene.
notte.
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non so se dove sei la libertà c’è tutta, dipende da cosa chiami libertà.
i calcoli e le equazioni saremmo stupidi a dire che non ne facciamo.
purtroppo li facciamo tutti e soppesiamo e valutiamo.
per poi sbagliare, spesso.
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Mah, Emma, sulla liberta’ e sul luogo in cui si esercita, bisognerebbe discutere assai, quando si passa al concreto. Qui in Moldavia, le liberta’ formali pare ci siano tutte, ma alcune liberta’ sostanziali sono molto difficili, una per tutte, la liberta’ dal bisogno. Anche sui diritti individuali, nel caso di infrazione delle norme le cose sono ben diverse che in altri paesi. Non vorrei proprio verificare di persona. Poi che una donna a 20 anni cominci a sentirsi vecchia, la dice lunga su come le persone percepiscono la vita e il futuro, ma magari ci scrivo piu’ a lungo. Comunque ho un codice etico personale che non mi fa approfittare della situazione di liberta’ diseguali, e’ il mio contributo a queste persone.
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la libertà. siamo sempre schierati nel pensare che la nostra , cioè quella del modello occidentale sia la migliore e la più giusta. Che da altre parti sia sempre una sottospecie di libertà, una forma minore. Partendo da questo presupposto andiamo a fare guai ovunque, imponendo la nostra forma di democrazia a popolazione che non la capiscono, non fa parte del loro background, hanno altro modo di pensare.
Sicuramente penso di essere stata fortunata a nascere in un paese democratico (fino a che punto?..fino a quando?..e da quanto tempo?)..meglio in italia che non nella russia di stalin, ovviamente. Ma sarebbe un discorso lunghissimo, da fare una sera seduti su un divano.
Le donne dell’est hanno fame, devono mantenere i loro bambini, i vecchi, loro stesse. E quando hai fame o devi dare da mangiare a tuo figlio puoi anche venderti. Bisognerebbe avere rispetto di queste donne.
Lo so che sono barricadera, willy..lo so.
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sul rispetto di queste e delle altre donne sono totalmente d’accordo. ci aggiungo anche gli uomini con il distinguo su chi mi offende. allora non ho remore
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