Napolitano non è più dei “nostri”, non il Presidente della Repubblica che non può essere di nessuno, ma proprio il “compagno” Napolitano non c’è più. Bisogna evitare le confusioni, non rivolgersi al dirigente di lotte di un tempo, che adesso è altro. Pertini, Scalfaro e lo stesso Ciampi ci avevano abituati ad un ruolo non disgiunto dalla loro storia precedente: padri nobili in grado di distinguere i figli e di indirizzare, correggere, rifiutare. Napolitano ha fatto una scelta di garanzia che partecipa dall’alto, che prende atto dell’equilibrio politico attuale del paese. Questa la mia impressione. La fedeltà alla costituzione non è in discussione, ma l’intervento è morbido, delimitante dei poteri. Così ho letto il richiamo sul ruolo del CSM, la firma del lodo Alfano, gli interventi per moderare gli animi. Quietare, placare, parlare, mentre la richiesta impropria è altra: arginare, impedire, evolvere. Non so come andrà per le nuove leggi elettorali e neppure sulla tutela del lavoro e del welfare. La sicurezza nei luoghi di lavoro registra morti quotidiani, l’attenzione dei media è altrove, era un tema sollevato dal Presidente con forza. Segno che non basta indicare il problema. Quindi forse questa terzietà avrà difficoltà a continuare perchè il paese è a rischio di integrità se non fisica, certamente ideale ed etica, Ministri della repubblica si esprimono villanamente, sui simboli dello stato unitario. C’è un cambiamento radicale di contesto. Nulla di tragico. Per ora. Ma non è il Presidente Napolitano che risolverà il problema dell’opposizione e delle idee carenti della sinistra e del riformismo. Non Lui.
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Willyco 
sono d’accordo con te. napolitano è un pallido signore di 80 anni che non ha voce forte : dall’alto del suo palazzo la sua voce arriva come un sussurro. L’unico che continua a dire chiaramente che il lodo alfano è una porcheria è di pietro..il resto tace, pensa alle vacanze, pensa a resuscitare lenin, pensa a non pensare.
la notizia di oggi è che tagliano le pensioni sociali : 800mila assegni per i più poveri.
voglio vedere cosa dire il caaaaro uolter.
tanto i pensionati sociali comincino a mettersi in fila dalle suore della san vincenzo.
che schifo, willy. che schifo.
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è da tanto che il compagno Napolitano è solo il Presidente Napolitano
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caro willy, io lo sapevo da un po’ che poi non ci si rincoglionisce tutto d’un botto sai? le avvisaglie si vedono e poi, a proposito del compleanno dell’ex Cossiga di qualche giorno fa, lui non rifarebbe proprio il Presidente della Repubblica, perchè temo si sia accorto che in fondo in Italia è una specie di ruolo fantoccio che non tutti sanno intepretare a dovere.
non santifico nessun presidente, nemmeno Pertini, che a tutti fa luccicare gli occhi. ma è affermazione impopolare lo so.
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Napolitano: ne parlavo tempo fa con chi l’ha conosciuto a suo tempo, quando era ancora il “compagno” Giorgio Napolitano. E’ sempre stato un personaggio estremamente freddo, calcolatore, distante. E questa è la mia sensazione. E non sono d’accordo con Minnie, non lo vedo come un pallido anziano signore di 80 anni. E questa sua determinazione a stare al di sopra delle parti, dimenticando completamente quello che è stato, a me non piace.
Stanno succedendo delle cose talmente brutte in questo Paese, che oggi la tua analisi mi sembra fin troppo ottimista. basta leggere la recente notizia del taglio delle pensioni sociali, solo un esempio. basta gardarsi intorno. basta sentire i discorsi della gente.
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a me spiace,Napolitano non è mai piaciuto.Mi pare pavido
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