C’è una differenza sostanziale tra il lasciare e l’ essere lasciati. Il primo esprime un’esigenza e il secondo un bisogno. Il primo vuol correre, aspirare vita, immergersi nel mare e il secondo rallenta, diviene immobile aspetta passi e respira piano. Come se l’amore, di sè innanzitutto, si potesse economizzare riducendo le funzioni vitali.
Quando chi ha lasciato incontra chi è stato lasciato, sembra si siano messe assieme due necessità ed invece è il bisogno che soggiace all’esigenza.
L’esigere è stima di sè e chiarezza interiore. Luce che affascina ed ustiona gli incauti.
Il mare era limpido,
cristallino e freddo hai detto,
come fosse un’ingiuria.
Non hai sentito il calore
che ti corre dentro
dopo l’essere riemersi?
Willyco 
Differenza sostanziale.
Io ho bisogno di immergermi nel mare e riemergere, infinite volte. Prendere fiato e poi trattenerlo sino a sentire qualcosa che esplode dentro. Sensazione piacevolissima. Ed è anche un po’ mettersi alla prova.
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rientrato a casa?
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Uno corre e l’altro si ferma, si rimane scottati comunque.
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SPESSO
si è consapevoli della “necessità” del lago ghiacciato solo dopo l’essere RI-emersi, anche se l’istinto era preciso nel suo mirare alla centralità dalla quale il caldo ne è sorgente e vita.Bianca 2007
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preferisco essere dalla parte del bisogno e mi tocca, stare da tutti e due i lati, perdendo di vista l’obiettività.
sento ancora i brividi del gelo sotto la pelle, ma il calore del sole riscalda la superficie esposta.
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ma l’amore non amplifica le funzioni vitali?
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melania: dalla sirenetta non mi aspettavo di meno, il mare è più di una similitudine per i sentimenti,
ciribiribin: rientrato, casa è una parola grossa,
xeena: vero, ma non alla stessa maniera, comunque passa, la seconda volta passa,
Bianca: la consapevolezza del lago ghiacciato è un punto di arrivo e non tutti ci arrivano;
D.: chissà perchè ti penso dalla parte dell’esigenza verso la vita, mi pare la tua natura;
neru: l’amore amplifica le funzioni vitali e dovrebbe far correre chi è fermo
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