Una visita tra amici, al museo nazionale, tra i cosa fai, la consapevolezza dello spreco immane che si consuma nel nostro paese. Situazioni ripetute in miriadi di altre situazioni pubbliche: questi sono archeologi con laurea, dottorato, specializzazione, ricerche. Sono arrivati a 40 anni, di cui 8/9 passati a dare gratis il lavoro e finora sono stati precari. Le loro prospettive sono nell’assunzione a tempo parziale.
Come ricercatori, archeologi, conservatori?
Eh no, miei cari, correranno per il livello della carriera dei custodi e forse ne assumeranno la metà. Come a dire che questi bamboccioni continueranno a fare ricerca, mostre e conservazione, ma che saranno malpagati facendo finta che facciano un mestiere diverso.
Se la stessa cosa fosse fatta da un imprenditore privato cosa succederebbe?
Sono questi i giovani di cui parla Padoa Schioppa , ma il ministro sa che lo stato paga 800/900 euro al mese?
E non c’è evasione contributiva e retributiva del datore di lavoro pubblico quando non si paga il giusto a chi lavora?
Tenete conto che parliamo di strutture in turno, che chiudono 2 (due) giorni all’anno, che sono il biglietto da visita dell’Italia verso gli stranieri e che danno immagine e sostanza del nostro passato e identità. Ma lo stesso ragionamento sullo sfruttamento pubblico, si potrebbe ripetere per i precari degli ospedali che tengono aperti i pronto soccorsi, per i ricercatori universitari, per i precari a vita nella scuola e nel sociale e per tutti gli altri innominati dispersi. Uno spreco immane di intelligenze, entusiasmi, capacità, qualificazioni che lentamente si spengono nella disillusione e si arrangiano per vivere. Poi l’età farà aggio e ciò che si è perduto non si troverà più, anzi la sfiducia avrà creato argini immani da superare.
Allora non è troppo chiedere allo stato di rispettare la legge eliminando il precariato improprio, di essere esigente e selettivo nell’assumere, di licenziare, se è il caso, ma di erogare servizi adeguati, di conservare e accrescere l’entusiasmo di lavoratori competitivi e certi del loro futuro.
Il futuro positivo, caro presidente Napolitano, è anche questo e la fine dello spreco dei giovani e dell’intelligenza, è un obbiettivo di cambiamento dell’ Italia.
Willyco 
SONO D’ACCORO
che,le INTELLIGENZE diventino attive e consapevoli di esserloIn loro e NON in altro,stà la vittoria sulla miseria umana e il naufragio per tanti fallimenti politici che,hanno intaccato persino dei capisaldi della nostra COSTITUZIONE.Ma soprattutto hanno impedito o ritardato un autentico processo di sviluppo nel miglioramento sociale a partire dall’uomo stesso! PAZIENZA! FIDUCIA! CORAGGIO! SPERANZA CHE NON DEVE MAI MORIRE! Buona giornata Willy e,(possibilmente senza furie che TUTTI siamo un pòco responsabili per questo ritardo!) Bianca 2007
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camilla si stà laurendo in scienza dei beni culturali..poi prenderà la specialistica in archeologia. si mantiene facendo alla sera la camerierina nei pub e dando ripetizioni al pomeriggio.
le prospettive di lavoro per lei saranno scarse..eppure lei adora le materie che studia.e ha la media del 29.
non servono PAZIENZA FIDUCIA CORAGGIO SPERANZA..servono METODO AFFIDABILITA’ CONCRETEZZA PIANI ECONOMICI CHE ABBIANO UN SENSO STRATEGIE E PIANIFICAZIONI serve LA POLITICA NEL SENSO VERO DELLA PAROLA.
smettiamola di pensare di essere il paese di io speriamo che me la cavo !!
buona serata amico mio.
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FURIE è la parola esatta per catalogare quello che scrivi!
che spreco, davvero.
…ho ascoltato la 4 sinfonia di Mahler, grazie, è davvero molto bella.
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RISPONDO A MISS,
Servirà pure un metodo di affidabilità concreta ecc.ma,se prima non si sono comprese le cause che hanno creato quegli OSTACOLI,Sarà inutile e precario anche un metodo che porti alla concretezza di piani economici.Perchè sul nostro cammino troveremo sempre un chirurgo che per puro caso è diventato il capo di un istituto psichiatrico,e che amministra le terapia di shock (“Shockalo!”,egli ordina,quando uno schizofrenico affamato di sesso aggredisce un’infermiera,invece di comprendere la causa fondamentale di tali aggression);il fascista religioso che prospera sui sensi di colpa umani e ne abusa per attuare una reppressione ancora più dura e crudele,che non sa nulla della vita,dell’amore,dei bambini,del lavoro,del talento; l’ufficiale di stato nerotico,ficcanaso,indagatore,che dice di essere un servitore stipendiato del popolo lavoratore solo quando fa una campagna per raccogliere voti; l’autorità professionale che,sebbene nel corso di tutta la sua vita non abbia mai toccato personalmente una “patata calda” come la vita amorosa dell’adolescente,ne ha tuttavia un opinione rigidamente precostituita,anche se disastrosa.E infine troveremo come OSTACOLO SUL NS CAMMINO LA PAURA DELLA VITA E DELL’AMORE,E LA PAURA DELLA SEMPLICITA’ MAESTOSA DEL FUNZIONAMENTO NATURALE,DA PARTE DEL POPOLO STESSO,delle madri,dei padri,degli insegnanti,dei medici e delle infermiere.Vedremo e sperimenteremo come sia facile fissare dei NUOVI PROGRAMMI,e come sia invece DIFFICILE trattare il caso particolare di una adolescente che è rimasta incinta per la criminale negligenza di qualche dipartimento dell’educazione.Questo deve prima essere il processo di RICERCA E DI REPERIMENTO dell’arduo camminp che condurrà poi anche a risposte semplici; questo uscir fuori pratico,questo star fuori e NON soccombere,da parte di interi gruppi di educatori,fisici,assistenti sociali,genitori,adolescenti e BAMBINI ,.E sarà la rivoluzione più grande e più radicale che si possa attuare nelle ns vite,o nelle vite dei ns figli e dei loro figli.Questo,e non l’idiozia di politici che giocano con le vite umane come su una scacchiera di fanti cavalli e dame e,dove ognuno si sente in diritto di sentirsi re perchè sà che ogni sua malefatta resterà impunita,o tuttalpiù inzuccherata da malattie (finte o tali non imprta) che li salveranno dalla prigione anche se non dall’infamia della gente.Ma si sa che la gente dimentica infretta!!!
Chiedo scusa per l’ospitalità presa arbitrariamente a prestito! Bianca 2007
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Willy… se stanotte fossi troppo stanca (e altro) per fare un commento sensato su un argomento così serio?
Accetteresti solo e unicamente un caldo abbraccio?
Melania
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le cause sono molto lontane. arrivano dalla storia. non si può sempre cercare la madre di tutto…
buona domenica willy..vado a provarmi una gonnina max and co :))))
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Sì, ho letto e riletto il tuo commento da me.
Hai ragione e ne sono convinta.
Ma… a volte ci sono esseri umani che hanno la capacità di farti sentire improvvisamente “niente”. Io sono permeabile e tutto. E tutto genera in me sensazioni e sentimenti. E non sto parlando di “amore” come generalmente viene inteso.
Quindi… risultato… sto male, non c’è nient’altro da dire. Mi hanno sbattuto una porta in faccia e brucia.
Vorrei poter andare al mare. Non immagini quanto. Ma piove e fa freddo. E, fra l’altro, non mi sento molto bene.
Buondio che lagna che sono… Willy… fai qualcosa…
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caro Willy,
mi chiedo: qual è la logica di tutto questo ? c’è forse dietro uno scopo, un progetto qualsiasi ? cioè, per semplificare al massimo, a che pro penalizzare un’intera generazione, come abbiamo già detto altre volte, vanificare intelligenze, distruggere entusiasmo e speranza ?
A volte penso che sia la nostra civiltà occidentale, tutta, ad essere entrata in una fase di decadenza. I segnali ci sono: calo della natalità, invecchiamento della popolazione, immigrazione difficilmente controllabile e con problemi di integrazione (ma inarrestabile), crisi energetica, diminuzione del potere d’acquisto, inquinamento, sfiducia nel futuro, crisi della politica ecc. Siamo finiti e non ce ne accorgiamo ! Capiterà al nostro mondo quello che successe all’impero romano ? Se ci ricordiamo, fu una fine inesorabile, lenta come un’agonia. Ma, almeno, all’epoca c’era un diffuso desiderio di “salvezza” e non solamente nelle classi elevate, ma un po’ in tutta la società. Oggi, anche a guardare con fiduciosa attenzione si scorgono degli “omuncoli” in giro e si sente solo il loro quaquaraqua’.
Perdonami Willy, oggi mi gira così.
Ciao. Lupo.
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Mettendo un attimo da parte i facili deliri millenaristici di Lupo.
ma tutti questi ricercatori cosa pensavano di diventare? Lo sapevano benissimo che per tutti loro non c’era il posto di lavoro.
Io ero bravissimo a tradurre dal greco, mi volevano mandare a fare archeologia, ma mi son fatto due conti in tasca e di calendario, e volendomi sposare a 28 anni, sono stato felicemente costretto a sceglier euna facoltà più “utile” e “economicamente convincente”. Mi contattano già ora aziende senza che io abbia il pezzo di carta in mano e mi mancano ancora 5 anni al pezzo di carta. Ammettiamolo, lo spreco delle intelligenze sta nel sovrannumero che si ha in Italia di ragazzi che decidono di frequentare corsi umanistici, interiormente edificanti, magari forse non so, ma difficilmente retribuibili o sfruttabili per uno sviluppo serio e ampio.
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Il ragionamento per gli archeologi Priè, si potrebbe ripetere per i fisici, i chimici, i medici, i farmacisti, i laureati in scienze, i laureati in scienze della comunicazione, i sociologi, i psicologi, vogliamo continuare? Credo che di archeologi abbiamo bisogno, come di geologi e informatici, lo dico partendo da una professione molto concreta: progetto e costruisco aree e immobili ad uso produttivo, ma che paese saremmo se il contesto della crescita fosse “solo” immobili e prodotti manifatturieri da vendere. La fisica moderna ha fatto passi da gigante grazie alla scuola di via Panisperna, sulla base di un entusiasmo che non aveva molti riferimenti al valore economico immediato della ricerca. Quello che si è generato poi ha arricchito tutto il mondo, ma gli esempi sono ripetibili all’infinito. Credo che a vent’anni la scelta sia tra seguire quello che ci entusiasma e quello che ci darà soddisfazioni economiche a breve. Era quello che nei miei anni di scuola ci veniva proposto come scelta, ma c’era il miracolo economico e bastava copiare per essere importanti al mondo. I musei erano uno sfizio da ricchi, le opere d’arte si esportavano, le città si sventravano in nome del progresso, i laureati erano pochi e trovavano posto immediatamente dopo la laurea. Ma quell’ Italia è finita e questa non si può permettere di vanificare entusiasmi e valore riducendo tutto alla pagnotta. Perchè la pagnotta sarà sempre più magra nel mercato interno e abbiamo bisogno di avere un prodotto globale italia da vendere. La forza lavoro di questo prodotto non chiede molto, più o meno lo stipendio di un metalmeccanico, ma certezza di lavoro sì. Per te Priè il pezzo di carta sarà una maniera di regolare conti personali e non una necessità per trovare lavoro: è una bella cosa, la auguro a tutti quelli che si sentono di scegliere subito il lavoro produttivo. Nella mia provincia ci sono aree in cui c’è una partita iva o una iscrizione alla camera di commercio ogni 2.5 abitanti, vecchi e neonati compresi, quindi capisco molto, ma la medaglia ha due facce e ogni mostra, ogni museo importante fa milioni di visitatori/anno e gruppi privati chiedono di entrare nell’affare delle mostre d’arte, dei ritrovamenti. Quello che mi fa infuriare è che queste sono attività da gestire pubblicamente, l’identità, il passato sono affare collettivo. Ma qui mi fermo perchè penso che il vero problema è il lavoro precario e che lo stato deve, sottolineo deve dire e fare una politica del lavoro che faccia crescere il paese nella certezza, non nell’incertezza. A partire dal proprio ruolo di datore di lavoro. Questo è il problema e non altro, poi se servono 1000 archeologi o 10. 000 medici si deciderà in relazione alla compatibilità economica e ai servizi che si vogliono dare, non sottopagando le persone.
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ho 28 anni, 29 ad aprile….mi sono laureata a 27 in economia aziendale alla facoltà di bari…per un anno dal mio meraviglioso sud ho mandato curriculum a tappeto….niente….non volevo andar via dalla mia città, ma sono stata costretta per non lasciare ai miei (già separati e cn difficoltà economiche) una figlia a carico che ha consumato un mucchio di soldi per laurearsi, per nn parlare delle difficoltà oggettive dovute alle pressioni psicologiche, alle umiliazioni di un prof che nn tifa passare un esame semplicemente perchè nn gli piace la tua faccia….e lo fa per tre quattro volte….ti chiedi in cosa sbagli, cos’è che nn và…..e troppo tardi capisci che nn dipende da te….per poi laurearmi con un 102, che per il mio rendimento era il max, e anche considerando che ho scelto economia proprio perchè pensavo alle oppurtinità lavorative….
dopo un anno decido di partire alla ricerca di un lavoro, e lo trovo…..al call center del credem…..sono una giovane assunta “interinale” fino a giugno con altre ulteriori 5 possibilità di proroga….so già che nn passerò mai in amministrazione perchè….bhè….DONNA, QUASI 29ENNE, MERIDIONALE…..ma approfitteranno delle cinque proroghe quasi sicuramente…..nel frattempo continuo a mandare curriculum a tappeto, vivo in una casa cn altre 4 persone, cado e mi rialzo continuamente, soffro in silenzio la mia solitudine, e…….mi manca il mare……..e gli anni passano….
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Il precariato ha fatto dei mali,molti mali come testimoniano anche dei commenti qui sopra.
Forse nemmeno era fatta malissimo la legge Biagi ( Biagi in fondo era un uomo di sinistra) ma la differenza l’hanno fatta quelli che hanno usato la legge, non per creare nuovi posti di lavoro usando il periodo di precariato come un periodo di prova limitato per i giovani ( come avrebbe dovuto essere.) ma rendendo precari anche i posti di lavoro che prima erano sicuri, creando così il precariato illimitato nel tempo…
Quello che mi rattrista molto è che lo stato, i comuni, le pubbliche amministrazioni in genere usano i lavoratori precari così come fa il settore privato, mentre dovrebbero essere loro i primi a dare il buon esempio.
Capisco che un imprenditorepensi primariamente al profitto e quindi approfitti della possibilità data dal precariato ( non è giusto però è così) ma che lo faccia anche il settore pubblico che piuttosto che al profitto dovrebbe pensare al benessere dei cittadini mi sembra un vero scandalo….
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