Non mi interessa il caso del voto della senatrice Binetti. Se ci fosse dignità politica, la signora e il centro sinistra dichiarerebbero chiusa l’appartenenza e si parlerebbe di laicità senza giustificare nessuna compagnia impropria. Amenità che non lasciano il segno, piuttosto leggete la Stampa di oggi. Non l’Unità, la Stampa di Agnelli, leggete Gramellini e le dichiarazioni del Segretario della fiom, leggete di questa gente abbandonata a sè stessa, delle 16 ore di turno, degli estintori vuoti, della manutenzione assente. Leggete, non del problema di essere considerati il terzo mondo della Germania , ma della condizione in cui si vive nella precarietà del lavoro. Oggi, domani, lunedì, Torino è la capitale d’Italia. Dell’Italia in cui voglio vivere, non quella dei furbi, degli ammiccamenti tra partitini e potentati, ma quella del lavoro, della solidarietà, della dignità dei soldi guadagnati e non rubati. L’Italia è il mio paese, la mia cultura, la dignità di essere e partecipare, non posso pensare che qui non ci sia giustizia per i torti, che non valga l’eguaglianza e il diritto. Siamo in tanti a non volere nulla di tangibile: non aumenti di stipendio, ma certezze e dignità. Nel mio paese, non dico che vorrei, ma voglio che la magistratura sia in fabbrica per impedire le fatalità presunte, che persegua i reati. Cum granu salis, distinguendo, ma senza tentennamenti. Se quanto successo non ci dice che la misura è colma, che si deve cambiare, a cosa serve morire pubblicamente. Queste sono morti pubbliche e non per i funerali di stato, ma perchè riguardano tutti e ci chiedono dove e con chi stiamo ed esigono una risposta. E non posso accettare che tutto questo venga annegato nelle feste incipienti. Torino è l’Italia, ma Torino è, adesso, ogni città , è il lutto di tutti e l’obbligo di cambiare le regole del gioco. Dicono che la 626 è una legge, tra le più avanzate al mondo, in tema di sicurezza, ma non viene applicata, se non in parte. E soprattutto si applica dove serve meno. Mi chiedo: se non pongo queste domande alla mia parte politica, a chi le devo porre. Adesso mi aspetto una risposta. Non io e non solo quelli che votano centro sinistra, tutta l’Italia si aspetta una risposta. Ai funerali non basta che lo Stato sia presente, è importante che si impegni ad esserci prima dei funerali, quando ancora si pensa di vivere e non di morire. Lunedì mettiamo il lutto al braccio, con il silenzio assieme alle lacrime. E non smettiamolo finchè non cambia. Per questo, non mi interessa della senatrice Binetti, è il centrosinistra che deve proporre le priorità in tema di riforme. Presidente Prodi, onorevole Bertinotti se questo governo deve cadere almeno che cada per un motivo nobile, che cada perchè ha tentato di portare più sicurezza e più dignità per chi lavora.
MI EMOZIONA
sentire la forza concentrata nell’indignazione che si fa rabbia.Mi porta indietro di qualche anno…quando si CREDEVA che,solo la protesta urlata di sangue “sano”,potesse incidere sulla cinica crosta del potere.Ma si era giovanissimi e,l’UNICA cosa che contava,era la vita degli altri,che la propria la si aveva già donata in quell’urlo di pancia! Oggi,cosa è cambiato da allora? Nulla.Solo un pò più di consapevolezza ,che la REALTA’ è questa e,immutabile.Come IMMUTABILE E’ IL “SOGNO” DI QUALCUNO,A RIBALTARNE IL CORSO,OFFRENDO ANCHE L’ULTIMO PEZZETTO DI CUORE! Un abbraccio fortissimo,Bianca 2007
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ieri volevo commentare che siamo a tornati a Germinal…
hai ragione su tutto.
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Willy… ti abbraccio forte.
Mi hai lasciato senza parole (nè dette nè scritte, solo pensate).
Sei una persona preziosa, sotto molti punti di vista.
Melania (sorrido al vento e alla pioggia)
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ho messo il lutto al braccio.
benchè nessuno se ne chieda neppure la ragione.
è un segno piccolo.
ma c’è
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oggi torino era piena di luce e di sole. non piangeva il cielo, e neanche dio, che in questi casi è sempre assente. della strage si occuperà guariniello, che è un buon giudice, da sempre si occupa di truffe , di malasanità, di incidenti sul lavoro..è conosciuto, stimato. le leggi ci sono, come sempre in italia. ma c’è indolenza, tempi lunghi, in attesa…siamo il paese manzionano dell’azzeccagarbugli..tutto si può rigirare, c’è sempre il cavillo del sottocavillo, articolo 727 bis comma 65900….conosco i tuoi pensieri, willy..mi onori della tua amicizia, le nostre sono belle chiacchierate..sono anche i miei, abbiamo sentire comune, ci indignamo per le medesime cose..ha ragione melania..e arya..hai scritto per tutti noi.
cristina
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vi sembrera´strano, ma dalla germania non si riesce a scrivere e fa freddo, pero´le vostre parole mi hanno scaldato. Grazie con un abbraccio forte forte
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