Sulla giacca è rimasto l’odore del fuoco di legna e dell’aria. La giornata si è immersa nella luce, tra canali limitati dalle canne e sullo sfondo di montagne innevate. Magica. Nei casoni della laguna di Marano si arriva solo in barca. Le persone hanno la cortesia antica di chi conosce il lavoro duro del pescatore. E la gioia di cuocere un pesce, che parla il tuo stesso dialetto, che ha il nome della tua idea di sapore e che solo in quel posto è così. Aria trasparente e i pensieri corrispondevano alle parole. Così le risate e i motti di spirito sono volati leggeri, dalla cappa del grande camino centrale, mescolandosi al vino e alla voglia di essere lì, esattamente e solo lì.