natale è tra un anno

La malinconia lieve del natale è stata tenuta a bada con chiacchere, cibo sapido,  sonno prolungato.

Ma da dove nasce questa asincronia sottile?

Da una attesa indefinita della sorpresa, dai doni che si possono acquistare, da quelli che non arrivano più, dal ricordo dell’amore bambino che non ha paragoni con quello adulto.

La magia del natale, la neve, i suoni, le sfavillanti liturgie, il freddo esterno e il calore luminoso delle case: tutto appartiene ad un’altra età. Solo che riconoscerne la fine significa trovarsi nella realtà, nella solitudine adulta dove il magico è diverso, ogni decisione è a termine e il futuro si restringe.

Restano gli affetti, la famiglia, chi ancora non si annoia, chi vorremmo vicino: la vita altra che consente questa vita, sognata, in parte realizzata, cercata.

Ciò che pesa non sono le feste, ma la solitudine dell’adulto, l’inadeguatezza dei desideri ora senza un babbo natale che ci metta, di suo, una pezza luccicante.

E in fondo la ricerca che ci accompagna è solo quella di trovare un natale adulto che fissi un orizzonte alla meraviglia del vivere. 

5 pensieri su “natale è tra un anno

  1. Credo che tu abbia proprio ragione.
    Per l’adulto, o per M. diciamo, il natale è il rimpianto per quello che non è, che non c’è, che non sarà più. E nessuno babbo natale (o nessun Gesù Bambino, come da tradizione familiare) può esaudire questi desideri.

    "Mi piace"

  2. Un Natale adulto che fronteggia la meraviglia dei bambini, rallegrandosene. Un natale adulto che finge serenità ma che si nutre di orizzonti piccoli piccoli, di paure, di senso, o di timore, di una fine imminente.
    Bisognerebbe rimanere sempre piccoli. O non nascere.

    "Mi piace"

  3. per fortuna è passato…almeno il natale.
    vedo che non hai paura della neve…nemmeno sulle parole, bello!
    ‘notte a chi passa
    🙂

    "Mi piace"

Lascia un commento

Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.