Occorre pazienza e forza per smontare i problemi. Una forza particolare, fatta di muscoli rossi e lunghi che dialogano con il cervello, per governare sè e lo spazio compatibile. Cogliere le necessità comuni prima dell’altro e combattere una schermaglia d’intelletto che mantiene il movimento senza scomporsi. La pazienza è collocare equilibri compatibili in un diagramma delle forze. Difficile quando verrebbe da rovesciare il tavolo, richiamare che c’è un giudice a Berlino, gettare in faccia la malafede.
Quando le colpe e le ragioni sono scompensate e le une, le nostre, non hanno mai il peso delle altre, occorre una forza paziente per risolvere i problemi. Anche per accettare che la soluzione non sia una moderata insoddisfazione per tutti.
pare marketing…
(scusa è che oggi ce l’ho con chi chiede sforzi ma non fa una mazza!)
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magari Emma, è che da tre mesi non se ne esce e bisogna uscirne…
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capisco Willy. penso di capire.
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off topic, rispondo alla domanda a “casa mia”, qui da te: a quando??
quando il countdown sarà finito, ovvero, dopo il 31 ottobre, giorno della liberazione dall’oppressore. e io lo prenderò Sbagliato, comme d’habitude (leggasi anche tra le righe, metafora esistenziale…)
Un abbraccio
Billa
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parentesi:carino sto azulejos rosso fuoco che mi hanno appiccicato di inaspettatamente di default….
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