Al bimbo viene insegnato che i sì lo fanno amare mentre se dirà di no, gli verrà tolto l’amore. Così, a poco a poco, il muro dei sì lo imprigiona, lo snatura, tanto che, anche nel momento della ribellione, il no diventa la richiesta di un sì. Nell’amore adulto il rischio di perdere l’altro, è nel conto delle paure e l’immagine di ciò che si è per davvero fa parte del rischio di verificare questo amore. Dire di no, è dare la misura di noi: non condivido ciò che tu pensi e fai, ma ti amo. Liberamente.
SARA’
per questo che mi son sempre sentita “adulta” anche quando eo bambina?…Bianca 2007
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spesso i propri “no” sono una grande espressione di libertà, ma a volte i “sì” lo sono ancora di più perché significano “liberamente rinuncio alla libertà”
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miseria ladra mi tocca dare sempre ragione a sammy!
domanda: perché hai aggiunto “liberamente”? non si ama liberamente? e poi l’amore va verificato o vissuto? nonostante tutto?
mi piace tanto una frase in un film di woody allen che dice fidati nonostante. non importa cosa succede. lei sale sulla sua bicicletta volante e poi cadono dentro il lago. lui torna dalla moglie. ma quel momento è loro e senza quel momento non ci sarebbe stato quel dopo bello per entrambi. non ci sarebbe stata consapevolezza.
p.s. willy perché sammy fa i commenti più belli sul tuo blog? 😛
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Occorre imparare a dire di no, assolutamente.
Anche per rispetto di se stessi prima di tutto.
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Sentirsi togliere quell’amore, molto spesso senza capirne il motivo, fa male. E allora per difendersi ci si chiude, per non sentire più il male.
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e così il male continuerà perché l’isolamento ci priva della possibilità di ricevere bene. Lo so che è difficile portare il ragionamento nei sentimenti, però è l’apertura che ci permette di avere bene, la considerazione che se una persona ci dice di no, non rifiuta noi, ma ci sta raccontando di lei. In quel momento accogliere il no come una verità amorevole lo muta, lo porta ad essere ulteriore comunicazione, trasforma il bisogno in attenzione.
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E’ che spesso la persona non racconta di sè ma si limita a dire no. E tu non capisci, e se sei bimbo lo capisci ancora meno. E a quel punto cerchi di innescare l’unico meccanismo che sei capace di produrre per non stare ogni volta male. Ed è un meccanismo che poi ti porti avanti nella vita se non riesci a vederlo ed a scalzarlo.
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la differenza tra un adulto e un bambino sta nel riflettere su di sé, nel riuscire a fare un passo indietro e vedersi. Non è facile, ma si riesce. A volte, almeno…
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