tigli

Dal bar Bologna, vicino al vicolo, si guarda la piazza, le due chiese, i pellegrini, sorpresi d’esser lì. Si beve bene al bar Bologna e si prende il sole con il tempo giusto. Chiacchere distratte, silenzi tra considerazioni che sembrano lontane. Tutto è lontano, oggi: la politica, la società, lo sport, come in una canzone di Jannacci che parla di te. parlando d’altro. I tigli la fanno da padroni nel piazzale, hanno lasciato cadere i fiori, la pioggia ha fatto il resto. Asfalto come ghiaccio e marciapiedi scivolosi, da stare a braccetto, stretti anche col caldo. Stamattina l’amore non distingue tra bisogno d’equilibrio e il bisogno di sentirsi amato: ci si tiene e basta, ma forse è sempre così.

Il profumo dell’aria, si mescola al soave fresco: domani sarà tutto pulito.

Anche dentro.

10 pensieri su “tigli”

hai ragione Willy, oggi ci si tiene e basta, senza troppe domande che cercano inutili risposte… ho pensato la stessa cosa qualche ora mentre cercavo l’orizzonte e lo riconoscevo da lontano tra le alture della città che questa mattina era meravigliosa. c’era il sole, c’erano poche ma splendide nuvolette, c’era una leggera brezza a rinfrescare le idee e c’era l’odore dei gelsomini che ancora resistono… c’erano due “noi” a cercarsi, a trovarsi e a tenersi stretti tra parole e sorrisi…

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bisogno di equilibrio.
un concetto importante, qualcosa a cui personalmente tendo e cerco da tempo.
anche se, allo stesso stempo, so di voler mantenere la sensazione di squilibrio che mi accompagna.
un equilibrio un po’ squilibrato, che forse non vuol dire tanto se non lo si prova. perché nell’amare e nel sentirsi amato c’è sempre, per forza, una nota di totale squilibrio. c’è sempre quell’accettare senza voler capire, perché è bello così. abbandonarsi a qualcuno, per me significa avere una giusta dose di squilibrio, fidarsi dell’equilibrio dell’altro, amare il suo squilibrio che lo porta verso me.
un gran casino, Willy…
un puzzle da ricomporre, ma a volte sono più belli i pezzi sparsi.

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pensavo… bar Bologna. sa di un posto serio e dove si può bere bene e con un ottimo servizio. nella mia città in estate di domenica molti bar chiudono, si suppone che la gente vada al mare. dove ho preso l’aperitivo: Poco Loco. già il nome lo dice, non malissimo ma… tutto non come dovrebbe essere. non freddo abbastanza, dosi non giuste… in questi casi vorrei andare io dietro al bancone e fare da me. presunzione. forse. odio il pressapochismo.

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anche torino è città di bar..ce ne sono un paio che amo in modo particolare..hanno tavolini sul bordo di una piazzetta che si chiama carlo alberto..da un lato, imponente, c’è la facciata di palazzo carignano, sede del primo parlamento italiano, difronte la biblioteca nazionale..in mezzo,la piazza con il pavè, panchine di pietra circolari, una statua in mezzo, piccioni e bambini che corrono. lampioni inizio secolo illuminano la notte, e d’estate, nei due ristoranti, si cena, con i tavolini che si allungano nella piazzetta.
l’amore si respira nell’aria, nei tratti eleganti delle case, dall’altro lato c’è palazzo campana da cui partì il 68…
non conosco padova, solo le sue rotaie che portano a venezia.
magari succederà di bere qualcosa al bar bologna.
maybe.

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QUANDO
la terra e impregnata di pioggia e pioggia, tutta la fragranza dei profumi come gli umori sconosciuti si confondono e,ciò che risulta è altrettanto sconosciuto ma…i tigli di viale o di un bar da cui tu hai lasciato vagar lo sguardo parlando del più e (molto) anche del meno,saranno loro a raccoglier “quel meno” solo dentro a un nome che come i TIGLI,circolava nello spazio senza che,nessun atto di volontà ne potesse contrastare la direzione,giacchè erano la stessa essenza di quei tigli.E’ capitato a me proprio quest’oggi,mentre mi ero appoggiata al bar di una stazione inseguendo un treno e distratti pensieri,solo (apparentemente).
Suggestiva descrizione e chiara.Evocatrice di altra chiarezza.Bacio serale, Willy che,il tramonto ora è una grliglia di purissimi colori.Bianca 2007

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giusta affermazione.
non ci tengo a essere sempre apprezzata.
e di noia si può anche morire.
e al momento vorrei vivere almeno il tempo che basta.
per fare cosa lo scoprirò col tempo.

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Ehhh altro che equilibrio sono giorno d’instabiltá appesi ad un filo peró si avvicinano le ferie il che mi porta a fregarmene di tutto e av olte anche di tutti. Giusto o no un po’ di sano egoismo ci vuole.
Buona settimana maghetto, dai fai venire il sole 🙂

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