Wolfang Amadeus M. mandava lettere e biglietti alla moglie Costanza, riempiendola di soprannomi, di dolcezze verbali, di giochi linguistici e nonsense che suonavano bene: tutti nel contrappunto di carinerie e dichiarazioni d’amore. W.A. amava le donne, nel senso letterale del termine eppure parla di sé come di un maritino fedele: non c’era contraddizione, si usava. Anche adesso.
La mia tesi è che l’eccesso di carinerie nasconda una difficoltà ad affrontare le proprie paure, le insicurezze, la sessualità difficoltosa. Come nella concretezza e crudezza per esorcizzare la timidezza, si enfatizza una parte di sè.Nell’eccesso di dolcezze è come fosse necessario un velo per rassicurare e non dire ciò che si dovrebbe e cioè che le cose non sono davvero così stabili. L’altro è un completamento indispensabile, ma come una tavola a cui aggrapparsi più che un altro io, con cui navigare, condividere e confrontarsi.
L’insicurezza, la difficoltà del rischio di perdere sono avvolti da una nebbia di tenerezze e parole. Vuote? Solo in parte, perchè c’è molto, ma manca la forza di diventare adulti davvero.
Non è un giudizio di valore, si può restare adolescenti per sempre ed essere felici. Chi l’ha detto che bisogna per forza crescere.
son d’accordo.
Sarà per questo che diffido di chi prorompe romanticheria da tuttoi i pori?
io amo di più i ruvidi, che hanno pudore dei sentimenti.
Questione di gusti personali, beninteso.
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ho letto anche io quell’articolo di repubblica di ieri e mi ha colpito, più che per le parole usate da Mozart, per la nevrosi del genio che si esprimeva in ogni suo gesto, nell’impossibilità di stare fermo.
un ipercinetico, si direbbe oggi.
quanto al ricoprire di parole la la difficoltà di una comunicazione vera e adulta, sono del tutto d’accordo con te. benchè io sia una innamorata delle parole.
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un saluto, willy, senza troppe carinerie…
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beh c’entra non molto ma è divertente, ho fatto anch’io e sono più vecchia.
il test sull’età mentale:
http://www.nienteansia.it/test/test-eta-mentale.html
(sono superattiva anch’io come lui, peccato che non produca magnificenza come il maestro, sulla dolcezza sono d’accordo, spesso copre tanto e cura ferite che non si rimarginano mai del tutto)
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rifatto Emma, mi dà sempre lo stesso risultato: sono un anziano immaturo, che pure beve vino quando mangia
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Parole amorose, dolci, carine. Sono importanti anche se, a volte ,servono a non affrontare a testa alta i problemi seri. E’ successo che non mi sono sentita presa sul serio, a volte. E questo mi ha fatto innervosire molto. Poi con l’andare delle primavere sento il bisogno di profondità. Di poche, semplici, ma sentite, parole d’amore.
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IMPARAI AD AMARE MOZART
piuttosto tardi visto che,l’aria che respirai sin dalla nascita fu MUSICA oltrecchè “anarchia” insuperabile cucina,pochissimi giochi! Ma quando l’ho CAPITO, l’AMAI incuriosendomi sempre più e,accettando tutto di lui.Anche quel che,apparentemente,forse,non mi andava.Nella genialità che aveva,nulla doveva e poteva spiegare.L’ironia.come le “parole” servivano,credo per mettere distanza a tutto ciò che poteva costituire minaccia per il suo senso acutissimo della realtà senza cipria.Come lo erano (senza cipria) le sue visioni lontane e “raggiungibili” solo per lui!
Chi sa essere dolce sa essere anche forte.Ma il “veramente” forte sa anche che,a volte la dolcezza diventa veleno e,consapevolmente NON la usa! Bianca 2007
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mi hai fatto riflettere con quanto hai scritto. su come cambia il modo di comportarsi delle persone. il mio in questo caso. quando dicevo tante carinerie alla persona “amata” in realtà non erano altro che un contenitore vuoto, qualcosa che serviva a nascondere un amore che non c’era più. adesso, alla persona a cui voglio bene, parlo con parole molto semplici evitando carinerie e affettazioni. una forma di pudore che man mano è cresciuta, la consapevolezza che tutto ha una durata limitata nel tempo.
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uhhhh…..a nozze, su questo tema..io che non sò parlare d’amore. serio. perchè i vezzeggiativi sono un modo tenero di rivolgersi a qualcuno..ma..ma..il resto dev’essere serio per forza. Non voglio sentirmi dire frasi eclatanti, voglio i gesti. Ho ascoltato parole importanti, che non sono diventate reali, e ho smarrito per un attimo la mia strada..poi, ho visto gesti di altre mani. e ho ritrovato il mio baricentro.
l’amore adulto è fatto di silenzio, e di fatti.
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CIAO WILLY,
accetta la mia “carineria” perchè ho pensato di mandarti un abbraccio di quelli forti di primo mattino,perchè poi non posso più.La mia giornata,mi si dice…tosta! Vabbè.I miei folletti buoni,gli angeli preposti a proteggere i bambini e gli “incoscienti” mi daranno una mano.Se credono.Se no,ci CREDO io.Bianca 2007
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