Trovo le risposte, dipenderà dalle domande.
Spesso so cosa fare, non mi tiro indietro se uno cade, sbaglio e mi dispiace davvero. Non faccio finta nell’allegria e nella tristezza. Provo sentimenti forti, mi lascio prendere dalle persone, non mi proteggo più del necessario, non approfitto dei miei errori per cambiare. Sbaglierò ancora per amore, ma mi sembrerà diverso. Causo dolore e lo sento nella mia pelle, ma so che non basterà per ottenere misericordia. Cerco di vedere le ragioni dell’altro e difendo le mie. Non mi piego e a volte neppure mi spiego. Un fondo di malinconia non mi fa male, non mi rende cinico, aiuta la leggerezza e non impedisce l’allegria.
Eppure ogni giorno devo affrontare un mondo che mi prende al collo e che vorrebbe la mia anima. Persone che cercano di portarmi dalla loro parte, sentimenti sbattuti in faccia pensando che sia di pietra, ragioni urlate e accordi impossibili.
L’asimmetria è una condizione frequente nella mia vita: subita ed imposta. Ho un bel ripetermi che è una vita ricca, che commuoversi è umano, essere presi è bello.
Vorrei un pò di quiete, il tempo per capire e per rimettere in ordine il tavolo in cui ho steso quello che volevo scambiare.
Non trovo nel mio olimpo un dio che giochi con me e che alla fine si riposi regalando pace soddisfatta. M’han detto che basta dire di nò? Pare non sia sufficiente e la giostra continua a girare, solo che a volte non mi diverte.
Willyco 
provo una strana sensazione, leggendoti.
di sdoppiamento, quasi come se vedessi me stessa con altri occhi.
dall’altra parte.
così son più felice, sapendo di aver regalato quiete e silenzio.
prenditeli, se non ti vengon dati.
è un tuo diritto.
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ho provato anche io qualcosa di simile nel leggere questo post.
oggi mi sento “sbagliata”. in totale asimmetria con il mondo e con le persone a cui voglio bene. bisogno di quiete e silenzio. questa giostra, alla lunga, mi ha fatto male. forse è il caso di scendere e lasciare perdere, per un po’.
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l’asimmetria di cui parli tu, caro willy, è quella cosa che secondo me ci tiene vivi, ci mette nelle condizioni di fare sempre nuove domande e di cercare sempre nuove risposte, ci impone di guardare oltre il nostro naso, ci spinge a superarci, un giorno dopo l’altro. e se qualche volta ci fa mancare un pò il coraggio, altre volte ce ne ragala in dose doppia.
il tempo per capire e per mettere ordine tra i pensieri, mi pare non basti mai, e ho la sensazione che il tempo sarà sempre in debito con me… quindi io lo rubo, lo rubo ad altro, senza permessi e senza giustificazioni.
ed infine, io non ti conosco, ma ho la sensazione che tu sappia vivere con grande consapevolezza, col peso e con la leggerezza, tutti i tuoi vizi e tutte le tue virtù. questo non è poco, anzi è molto, anzi credo sia proprio tutto. poi dove tutto ciò ti porterà, chissà… lo scoprirai solo amando, soffrendo, piangendo e ridendo, insomma vivendo come già stai facendo.
(perdona le mie terribili ma involontarie rime, ma non mi riesce di trovare altre parole)
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Mi diverto poco pure io quando gira tutto storto e oggi ci vorrebbe un po’ di quiete, mi sa che chiedo troppo 🙂
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nel mio essere altro, sostengo che, nella presunta età della saggezza, sono i vizi e le passioni che contano e sostengono alla vita, non tanto le virtù votate alla tiepidezza.
Tutto questo genera un consapevole scompenso tra quiete e frenesia del vivere, per cui la droga del vivere viene assunta e vissuta, fino alla prossima dose. E chi non vorrebbe vivere immerso nella velocità, con qualche momento di ferie? Penso che con l’età, se si decide di non chiudere la passione del vivere, si dovrebbe almeno agire sul tempo, ma di questo cercherò di scrivere in pensieri ordinati.
Sull’amare, soffrire, gioire non me la cavo male, cara Pigretta e se continuo a farlo, penso che proprio non mi dispiaccia. Bella la considerazione sul tempo rubato: da riflettere.
E a proposito di riflessioni, cara D. le assonanze e la conoscenza attraverso questo mezzo immateriale, portano a risultati insperati, come per lo specchio in cui cambiando posizione si scorge quella parte di noi che ci prende.
Infine il mio dubbio è che, se scendo dalla giostra mi lascino risalire, ma non è possibile riposarsi girando?
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tu sei il mio amico grande..inteso come saggio..vengo da te in cerca di risposte, e ascolto le tue domande. Mi dici sempre di prendere tempo per me..ma penso di essere incapace. Fin da piccola ho sempre pensato che fosse sprecato il tempo che passava dall’aver litigato con la mia amica del cuore e il giorno in cui si faceva la pace..erano vuoti, quei giorni..non ci si parlava, non si giocava, ci si faceva del male andando a mangiare il gelato con altre bambine senza invitarsi..
e questa cosa mi è rimasta dentro..sono incapace di strategie del silenzio, di andarmene..forse sarei stata una pessima alunna per il maresciallo kutozov, e avrei perso la russia.
ho detto no per due lunghi anni. asserragliata in casa, in macchina, in stazioni di polizia.
un no convinto, così tanto da spaccare le montagne.
quelli sono i no, e alla fine si arrendono.
poi ci sono i no gentili. che vengono presi per ni, forse, mah, si.
perchè noi stiamo dicendo ni,forse,mah,si
buon pomeriggio willy…
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Un giorno o l’altro ti lascio, un giorno
dopo l’altro ti lascio, anima mia.
Per gelosia di vecchio, per paura
di perderti – o perché
avrò smesso di vivere, soltanto.
Però sto fermo, intanto,
come sta fermo un ramo
su cui sta fermo un passero, m’incanto…
(Giovanni Raboni, Canzonette mortali)
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Continui a sorprendermi Pigretta, grazie.
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NON CI
sono “divinità” che intervengono nel gioco della nostra vita e ne modifichino il corso in bene o in male.Siamo NOI solo,a “scegliere” quale parte fare e,farla al MEGLIO. E magari,dopo,anche gli “dei” interverranno! Con gli occhi che guardano diritto…sono qui! Bianca 2007
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