Ti sei presentata,
la bella testa altrove,
parlavi e chissà cosa vedevi.
Poi, inopportune,
come solo le lacrime san fare,
m’hai lasciato ad arginar parole.
E mi son perso tra silenzi, amicamia,
perchè le storie poi, sono banali:
nella tua danza, io
chissà dov’ero,
ma ci si perde
a cercare i nostri uguali.
Filari di parole,
a proteggerti da un vento, e
nell’abbraccio stretto, tu a dire:
sai ancora sorreggermi e stupire.
Lasciano carezze d’acqua le mie braccia,
e ti credevo forte amicamia,
ma ti credevo
e non ho imparato mai.
Willyco 
NELLE
fonti la vita nasce e si rinnova sempre trasparente e pura come fiamma che l’incendio di un calice spiana cercando di far presa sulla radice dove lì non c’è fragilità e,dove nessun vento potrà mai arrivare.Straordinario e dolcissimo quella scrittura d’antico tempo che,solo un’ARTISTA poteva scovare per averlo tenuto in serbo in uno scrigno dove solo perle rare possono trovare posto!
Buon fine d’anno,Willy,Bianca 2007
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le amiche e gli amici sono qualcosa che arrivano nel cuore e lì abitano. passano gl’amori, passano le passioni, passa la vita, e loro condividono tutto..perchè sono gl’amici del cuore.
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quello di far parlare gli occhi e le mani… qualcosa che mi appartiene… qualcosa che comunica tanto, a volte più delle parole… specie quando le parole, per la commozione, si arenano nel cuore
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