légami

C’è un momento in cui ciò che era solido, diviene fragile e si apre un periodo di possibilità. Si può tornare indietro, ma l’impressione è di spegnersi, si può andare avanti, ma è difficile immaginare un futuro con chi non è futuro. Si può fare un esame sincero della vita e cercare assieme una via d’uscita. Ma è difficile se il legame ormai si è sciolto. Per molti il passo successivo, lasciare, fa emergere la paura. Paura di un dolore più per l’altro che per se, di un disastro per i figli, della perdita della sicurezza raggiunta, del fallimento di una vita. Ho riguardato “scene da un matrimonio” di Bergman, pensando, poi che le originalità in occidente non sono poi tante negli uomini. Percorsi usati che si ripetono. E se c’è chi ha il coraggio di prendersi in mano e dire a se stesso cosa accade, c’è anche chi questo coraggio non lo trova, anche se sa.  Si cercano legami per giustificare la difficoltà del lasciare, si enfatizzano sino a renderli importanti, alternativi all’abbandono. A volte funziona e le cose tornano in un ordine nuovo, ma spesso non è così, resta la tristezza dell’essere improprio. E allora lasciare è rispettare l’altro, oltre che se stessi. Lasciargli un’altra possibilità. Riconoscere il bene che ancora abbiamo, come un valore che unisce oltre la divisione. Difficile vero?

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8 pensieri su “légami

  1. SI!
    E’ MOLTO DIFFICILE E IL PIù DELLE VOLTE NON SI SARA’ MAI CAPITI NE’ COMPLETAMANTE PERDONATI! E questo è ferita aperta.Ma non c’è alternativa per chi CREDE nella vita.E la vita è AMORE. La vita e’ RISPETTO mai sottimissione o ricatto anche se questi sono sempre pronti e in agguato,or l’uno or l’altro per farla da padrona! La vita richiede anche il CORAGGIO della “scelta” NON di quel “poco” ma di pienezza corrispondente.Ed è DOVERE farlo. Provarci almeno.Si sbaglierà iancora,forse,ma il VIAGGIO è questo.
    Oltremodo difficile poi,diventa questo “sentire”,che sfocia inevitabilmente nell’azione,che DEVE sfociare nell’azione,per persone (credo che siano più donne che uomini),che non conoscono sfumature o mezze misure.Loro non vorranno mai saperne della vita come accomodamento o accettazione.E la ragione,stà dalla parte loro,pur con quella visione esasperata dell’esistenza,perchè la realtà non arriva mai a rivelarsi,e non può mai essere scoperta quella giusta.Visto che non esiste una sola realtà per tutti.E quando l’anima “non conosce misura”,non si cerca di guarire dalle proprie passioni (anche se spesso sono esclusivamente mentali),ma si nutrono come sangue buono e leggero e…si diventa eroi!…Perchè non si sarà mai capiti e,(forse) anche giudicati.
    Si! E’ difficile.Bianca 2007

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  2. difficilissimo. per me grande separazione = quasi amputazione. e ti trovi a girare per il mondo con un arto in meno.
    e le protesi servono a poco.
    baci
    billa

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  3. giochiamo con le parole, willy…sorridiamo alle parole…legami con sottili fili di seta i polsi, di quelli che quando li sciogli ti lasciano segni leggeri, a ricordo…
    i legami, così come i fili di seta, lasciano segni, che con il tempo diventano leggeri..
    si hanno sempre possibilità , nella vita…saperle prendere non è cosa semplice..e l’altro può , alle volte, non essere d’accordo.
    ma, alla fine, non si può essere capiti sempre, compresi sempre, accettati sempre,amati sempre.
    fili di seta sottili….

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  4. i fili di seta vanno bene Minnie topolina, la tela di ragno nò. Penso spesso che salgo e scendo da treni e mi riposo nelle stazioni. Perdere un treno non è perdersi.

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  5. difficilissimo. come il tuo gioco d’accenti.
    lègami sa di costrizione, e non solo, può anche essere implorazione, richiesta: tienimi, non lasciarmi andar via.
    legàmi sono altri, per me solo quelli di sentimento, in qualsiasi forma.
    ed è difficilissimo slegarsi, in un senso o nell’altro.
    non ho il coraggio di far male, non sono certa che il rispetto per l’altro voglia dire offrirgli un’altra possibilità, quando questa possibilità non è voluta.
    difficilissimo, willyco, quando i legami diventano tela di ragno.

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  6. difficilissimo, veramente…
    ma il male che facciamo o che riceviamo nel momento in cui si scioglie un legame che ci appartiene, è tutto bene che regaliamo o riceviamo con l’augurio di un futuro felice, anche se subito non ce ne rendiamo conto.
    Non tenermi legata se non c’è più legame, non capirò forse adesso, ma ti ringrazierò domani!!!

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  7. spesso si chiede di modificare la propria realtà all’altro; per paura, per dolore. In questo sta la richiesta di un légame che dia almeno la giustificazione della sofferenza. E’ davvero difficile e la solitudine diventa più profonda. Ogni scelta è giusta, ogni scelta causa dolore. Salvare sè stessi non implica la salvezza di altri. Ma spesso, come dice una mia amica: A ‘a fine no more nessuni (alla fine non muore nessuno).

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