cos’è successo?

Alcuni di noi sono nati prima, hanno vissuto carosello come parte rilevante della giornata, avevano l’età giusta con i beatles, hanno girato in solex ed eskimo. Abbiamo pronunciato, un pò stupiti, parole forti. Venivamo da famiglie normali: dove una separazione, un divorzio erano una cosa enorme, una bizzarria da ricchi. Ci hanno educato a fare un passo indietro, ad essere cortesi. Anche nel ’68 il rispetto non è mancato. Cos’è successo, che tutto è diventato relativo, che l’amore non ha più voluto soffrire, che è diventato naturale prendere atto che i sentimenti, le famiglie finiscono. Se n’è andata la pazienza e il silenzio, anche la cortesia è adesso, relativa. E’ tutto così impalpabile, così poco assoluto ed eterno che guardiamo stupiti quelli che sembrano da troppo tempo felici. L’età del relativo, dell’accettazione rabbiosa o supina, che è sempre accettazione. Siamo partiti per essere grandi autori e siamo troppo spesso attori di spettacoli mediocri. Certo prima era peggio, troppa ipocrisia, dolori soffocati con la convenienza che imperava nei rapporti. Con la morte delle ideologie i sentimenti si sono eclissati dall’assoluto. Ma cos’è successo all’amore?

5 pensieri su “cos’è successo?

  1. SPESSO
    la gente si sforza di non sentire.Freddezza,freddezza,freddezza,è questa è la parola.Pare che il nuovo,abbia in comune la freddezza,le emozioni ben dosate.E contro quest’istintivo ritirarsi nel “non sentire” c’è la difesa contro il dolore.C’è il terrore e la paura di averne coscienza.che gela le persone.E c’è un’altra cosa.Gli uomini sanno che la società in cui vivono è morta o moribonda.Rifiutano l’emozione perchè in fondo ad ogni emozione c’è la proprietà,il denaro,il potere.Lavorano e disprezzano il loro lavoro e così si gelano.Amano,ma sanno che è un amore a metà,o un amore contorto,e così si gelano,paralizzati.E’probabile che per mantenere in vita l’amore,il sentimento,la tenerezza,sia necessario sentire queste emozioni in modo ambiguo e,così anche per ciò che è falso e avvilente o per ciò che è ancora un’idea,un semplice fantasma dell’immaginazione…O se ciò che sentiamo è il dolore,allora dobbiamo sentirlo,ammettere che l’alternativa è la morte.Tutto ma non questo atteggiamento acuto,calcolato,non impegnato,il rifiuto di dare per paura delle conseguenze…Ma le amicizie l’Amore nascono se si possiede disponibilità,curiosità,partecipazione.Ma per essere “curiosi” bisogna essere sicuri,interessarsi a cose nuove significa infatti confrontarsi e quindi mettersi continuamente in discussione.Autostimarsi comporta dunque la capacità di essere permeabili al nuovo,anche se qualsiasi cambiamento fisico,emotivo o intellettivo suscita la paura dell’inadeguatezza.E qua ci vuole anche il CORAGGIO. Quel coraggio che mi trovavo quando facevo parte di una banda di idealisti convinti di poter cambiare il mondo.Ed è il più bel periodo ch’io ricorda! Comunque,Willy,EVVIVA SEMPRE L’AMORE (CHE MOVE IL SOL ED ALTRE STELLE) come diceva l’irascibile TOSCANACCIO e…che abbia la forza su TUTTO! Bianca 2007

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  2. da dove la prendiamo willy?..dalla sociologia un pò spicciola, parlando della grande rivoluzione delle donne, del loro affrancarsi, finalmente, e quindi libere di chiudere matrimoni, storie, cambiare vita, lavori, case, tutto?…l’amore è sempre lo stesso, i sentimenti non cambiano. è vero che il 68 è partito alla grande, e poi ha dovuto rassegnarsi ad essere normale, ma ha lasciato eredità importanti, a noi sorelline più piccole. Sai cosa mi spiace ? Che noi non siamo state molto brave a trasmetterlo. Ci siamo un pò vergognate della parole femminista, l’abbiamo accantonata, non la insegnamo più. L’altro giorno in un paesotto alle porte di torino hanno beccato una ragazzina di 12 anni che si faceva fotografare nuda sul cellulare di suoi compagnetti di scuola. Queste ragazzine non hanno mai sentito parlare di orgoglio femminista, di rispetto di sè. Qui abbiamo mancato. Vivono dando per scontate molte cose, ma non le difendono mai.

    La regina elisabetta aveva poco tempo per l’amore,ma ne ebbe tantissimo per fare dell’inghilterra un grande stato. Ecco meglio lei di madame bovary…questo si dovrebbe tramandare.
    L’amore lo impariamo, e ci piace.
    Ma c’è anche tanto altro

    Ho riascoltato rimmel…così.

    minnie

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  3. meglio lei di madame Bovary, è così Minnie, come hai ragione sull’orgoglio delle donne: troppo spesso la libertà è schiavitù traslata. Mi chiedo cosa sia successo perchè piano piano, senza parere, se n’è andata la voglia di governare sè stessi e il mondo.

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  4. Willyco, hai posto una domanda da un milione di punti… io credo che sia vero che è cambiato il concetto di libertà nei rapporti personali, non solo per le donne, naturalmente. Ho l’impressione che la nostra generazione abbia metabolizzato questi rivolgimenti solo in negativo, però. Fare diversamente da chi ci ha preceduto. Che però sbagliava qualcosa, non tutto.
    E poi, sono anche convinto che questa pretesa di mettere in discussione tutto il passato si sia mischiata malamente con un retroterra e delle aspettative che poi, in fondo, erano molto borghesi.

    Dopodiché, penso anche che queste mie “analisi” lasciano il tempo che trovano. La speranza, per quanto mi riguarda, è che ci ci segue (e penso a mia figlia, naturalmente), sappia vivere in modo più positivo il caos che gli lasciamo in eredità.

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  5. Caro Rob, mi ostino anch’io a credere che comunque siamo stati una generazione di passaggio, borghese in tutto, anche nelle rivoluzioni. Forse per l’ansia di non assomigliare, poi la necessità di nuova identità. Durante la festa queste cose non erano percepibili e alla fine, il cambiamento è diventato un modo per sentirsi vivi. Il miles fa fatica a vivere a casa e molti di noi non sono tornati a casa. Spero molto che mio figlio, che per fortuna crede in quello che fa, nel gesto gratuito, nella possibilità di cambiare non si stanchi. E’ precario nel senso vero del termine, nel lavoro, nel risiedere, nel costruire una famiglia, ma per ora si fida che il mondo non gli è ostile. Il caos genera ogni cosa e travolge moltissimo, vorrei capire di più ciò che succede, avere categorie nuove ed invece misuro il mondo con un metro non adeguato: quello dei sentimenti. Ho letto cose molto belle che hai scritto su tua figlia, il valore degli affetti è ciò chje davvero conta ed è quello che per fortuna non abbiamo perduto.

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