Ernesto

In questi giorni si ricorda poco Che Guevara: solo un’ icona ormai. Su di lui si è stemperata la passione sollevata: non ci sono rivoluzioni romantiche in giro e non mi sorprende che la sinistra non lo abbia tenuto stretto come suo eroe positivo. Troppo imbarazzante, troppo radicale, anche nei contrasti tra iconografia e vita vissuta, tutto troppo. Come Berlinguer, al massimo si può mettere sull’altarino, ma non considerarlo esempio attuale dell’agire. Non voglio fare paralleli, ma un carattere mi colpisce in entrambi: la coincidenza tra diversità e identità . La sinistra è diversa, l’agire di sinistra è diverso, è l’ethos che la distingue dalla destra. Basterebbe questo per attualizzarli, questi grandi, in un’epoca di relativismo politico e sociale, di eguali al ribasso. E’ apparentemente strano che persone che perseguono l’eguaglianza, sottolineino la diversità tra uomini che agiscono sulla base di idee diverse. Ma sono le idee a differenziare le persone, a motivarne i comportamenti, a rendere lecito ciò che è illecito. L’idea di eguaglianza passa attraverso l’affrancamento e la libertà dei popoli. Uno zoccolo duro di diritti comuni. Il socialismo applicato dovrebbe appoggiarsi solo su questa base di eguaglianza per poi lasciare che le opportunità diano frutto ai singoli. Il Che non ha avuto modo di vedere che la speranza era poi difficile da trasformare in atti quotidiani e felicità condivisa. Ernesto non ha resistito alla costrizione del governare, per questo  l’Africa e infine la Bolivia. Sempre inseguendo un sogno. E a me piace pensarlo così, che insegue un sogno aquilone e cade con gli occhi aperti mentre il suo sogno continua a volare.

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Un pensiero su “Ernesto

  1. CHE ARGOMENTO
    infido e scabroso! TRADIRE è una delle cose peggiori che l’uomo possa far anche se pochi sfuggono a questa bassezza.Eppure,qualche volta,ci si sente muovere un’accusa (infondata) solo perchè ci si sente esclusi.E così si finisce di “diventare” tutto ciò di cui si è accusati d’essere.Si da così modo a una nuova persona di “nascere” diversa!Una persona che,per quanto possa sforzarsi di essere se stessa,sarà sempre spinta ad agire attraverso un pensiero “vendicativo”:”Volevi ch’io fossi così? Ecco.Lo sono diventata.Che cosa grave si è allora creata.Che lui (lei) ,l’amato (a),ha semplicemente respinto il vero io della persona,imponendole con l’accusa (infondata) di diventare ciò che NON è,tradendo lui (lei) il vero amore. Quanto sarebbe meglio guardarsi negli occhi e,senza parlare,lasciare a loro il compito di farlo! Bianca 2007

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