Il pensiero collettivo è totalitario, riduce la mia libertà, la costringe a fatiche inutili. Non occorre un regime antidemocratico per avere un pensiero totalitario, basta che i temi e le urgenze sociali siano indirizzati ed entrino a far parte del pensiero comune. Il giudizio di valore e le priorità diventeranno oggettive perchè in tanti le pensano. Il pensiero solitario diventa deviante. E’ l’unica risorsa che ho per alimentare la dignità e il mio essere persona. Per questo non mi interessa gran parte della prima pagina dei giornali, ma leggo la notizia nella cortesia d’un gesto inatteso, in commento fuori luogo, ma senza stanchezza e lamento.
E fu così che alcuni conati divennero leggi quadro raffazzonate quanto amaramente cogenti e altre necessità furono censurate con un tratto di tempera all’acqua santa… mentre il pensiero individuale a mio parere dovrebbe rientrare nelle materie curricolari fin dalla terza elementare (prima no, ché sarebbero fin troppo rivoluzionari 🙂 )
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