vacanze

Come per il negozio all’angolo, si passa davanti ad una casa di post e si legge il cartello di vacanze in atto. Nelle vecchie modalità comunicative, il giro delle conoscenze si alimentava con cartoline, telefonate, qualche lettera e l’ attesa di incontri sapidi d’umanità. Ora, con la comunicazione totale, in attesa della telepatia, se non ci si sente in continuazione, qualcosa manca. Un pò di dipendenza, una fetta di condivisione, due acciughine d’affetto e la fame passa. Se il silenzio facesse parte della comunicazione, sarebbe davvero un male? In fondo anche il negozio all’angolo l’ho sostituito con un’altro e le scoperte non sono state negative. Ma torneremo ad affollare la stessa strada, torneremo.

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5 pensieri su “vacanze

  1. CONOSCO
    questa spòendida terrazza di costa amalfitana (sorrentina). Lì…non c’è certo necessità di parola,ma solo di silenzio che assorbe tutto.A risentirci,Fulvia

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  2. alle volte, però, le persone non sono come i negozi..se lo fossero sarebbe tutto più facile..cambi pizzicagnolo e cambi pure fidanzato..tout court..iuri geller e due amici miei parlano con il pensiero : ho chiesto ripetizioni..mi hanno guardato con sufficienza..non è dato , a noi mortali, parlare con i cucchiaini storti :)))))))))

    minnie-nanna

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